La Católica si vendica del Caracas espugnando lo stadio Olimpico

CARACAS – La vendetta è un piatto che si consuma freddo. La Universidad Católica del Cile si è vendicata contro il Caracas nella Coppa Libertadores. Due settimana fa i ‘Rojos del Ávila’ erano stati capaci di espugnare Santiago del Cile, ma nel match interno non sono stati capaci di ripetere l’impresa.
Villanueva e Pratto hanno firmato il 2-0 esterno con cui l’Universidad Católica ha sconfitto il Caracas, conquistando il primo posto nel girone 4 della Copa Libertadores.

La partita è stata nervosa e poco spettacolare, l’arbitro messicano Paul Delgadillo è stato costretto ad ammonire tre giocatori nello spazio di cinque minuti.
I più pericolosi nel primo tempo sono stati i ‘Rojos del Ávila’, in particolare con il colombiano Luis Cabezas al 42’.

Nella ripresa tutte e due le compagini hanno cercato la vittoria e già al 5’ l’Universidad è andata in vantaggio con Villanueva. Dopo il goal il tecnico dei cileni ha messo in campo più centrocampisti per arginare la manovra avversaria.

L’ingresso nel Caracas di Jiménez e Martínez ha aumentato la forza offensiva e ha creato innumerevoli occasioni da rete, ma il portiere cileno Garcés non si è mai fatto sorprendere. A 5’ dal termine in contropiede l’argentino Pratto ha trovato il 2-0 definitivo. Due minuti dopo il panamense Barahona è stato espulso e ha lasciato il Caracas in 10 e senza più chance di rimonta.

La ‘Católica’ rovina la festa della ‘Barra’

La sconfitta dei ‘Rojos’ ha guastato la festa che aveva preparato la tifoseria del Caracas. Nella serata di Coppa Libertadores si sono radunati nello stadio Olimpico dell’ Ucv circa 17 mila spettatori. Quello che poteva essere un passo decisivo verso gli ottavi di finale e diventato uno scivolone che potrebbe complicare il cammino in coppa.

La ‘barra’ si è comportata bene incitando la squadra fino in fondo. Subito dopo l’inizio della gara i tifosi del Caracas hanno esposto uno striscione che recitava “Caracas lucha por la LIBERTADores”, in segno di protesta per la sanzione che ha subito il club da parte della Conmebol. Ricordiamo che la squadra capitolina è stata sanzionata con 20 mila dollari per uno striscione esposto durante la sfida con l’Unión Española. Nello striscione la ‘barra’ del Caracas criticava la gestione di Rafael Esquivel, presidente della Federcalcio venezolana. La direttiva dei ‘Rojos’ è consapevole che se il caso si ripetesse la squadra verrebbe sanzionata con 100 mila dollari di multa e sarebbe esclusa per 3 anni dalle competizioni continentali.

Adesso il Caracas per approdare agli ottavi di finale dovrà ottenere buoni risultati contro Unión Española (in Cile) e Velez Sarsfield (in casa).