Venezuela, l’opposizione indecisa: quando le ‘primarie’?

CARACAS – Prosegue la polemica. Mentre la popolarità del presidente Chávez, dopo 12 lunghi anni di governo, comincia a declinare (stando a Datanálisis ormai solo il 25,7 per cento dei venezolani è sicuro che nelle prossime ‘presidenziali’ darà il proprio voto al capo dello Stato) l’opposizione ancora discute sulla data delle ‘primarie’ per eleggere il proprio candidato alla presidenza della Repubblica. C’è chi le vorrebbe il prossimo anno e chi, invece, come ad esempio «Ciudadanos por la Unidad», propone il 27 novembre come data limite.

«Ciudadanos por la Unidad» è tornato alla ribalta con la proposta di riscattare lo «spirito del 23 gennaio» (quello che accese la fiamma della rivoluzione e permise di abbattere la crudele dittatura del generale Marcos Pérez Jiménez) e di ritrovare l’unità senza la quale non c’è trionfo.


In una nota, Carlos Raúl Hernández, Ángel Rangel, Leonardo Morales, Alonso Moleiros, Pompeyo Marques (il mitico Santos Yorme), Gustavo Rodríguez y Mario Villegas, sostengono che è ora di ‘andare al grano’ e di trasmettere all’elettorato un messaggio di unità e, soprattutto, di partecipazione. Nella nota si sostiene che è ormai giunto il momento «di abbandonare gli egoismi e le aspirazioni personali» per costruire una proposta credibile, una alternativa reale al governo attuale.


Stando a Datanálisis, specializzata in sondaggi, la popolarità del presidente Chávez si attesta attorno 25 per cento, mentre l’opposizione – nel caso non vi fossero divisioni – non supera il 28 per cento. E’ uno scarto insignificante, sul quale peserà il voto degli indecisi.