Berlusconi prepara il secondo ‘step’ ‘Responsabili’ in fibrillazione

ROMA – La rassicurazione di Silvio Berlusconi ai ‘Responsabili’ di chiudere la partita del rimpasto al massimo entro 10 giorni ha calmato, almeno per ora, i malumori scoppiati all’interno del gruppo dopo la nomina di Saverio Romano al ministero dell’Agricoltura. Una promozione che segna l’ennesimo ‘strappo’ tra il Cavaliere ed il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Le perplessità del Capo dello Stato per la scelta del leader del Pid (indagato dalla procura di Palermo per concorso in associazione mafiosa e corruzione aggravata) erano note da tempo e l’altro giorno, dopo la nomina, la contrarietà del Colle è stata messa in evidenza con una nota ufficiale del Quirinale. E Resta alta la vigilanza del presidente della Repubblica su tutta la questione.


Le tensioni con il Quirinale non dovrebbero però avere ripercussioni sul timing per le nuove nomine, si ragiona in ambienti del Pdl. Due settimane al massimo, è stata la promessa fatta dal Cavaliere alla pattuglia ‘Ir’ ospite della cena a palazzo Grazioli. Dopo il capitolo che riguarda le poltrone vaganti, l’intenzione del premier è di procedere con il disegno di legge sull’allargamento della squadra di governo che consentirà di superare il tetto imposto dalla legge Bassanini. La partita, stando ai diretti interessati, dovrebbe chiudersi al massimo martedì quando una drappello di parlamentari (in rappresentanza di tutte le ‘anime’ che compongono i Responsabili) dovrebbero incontrare di nuovo il premier. Una nuova riunione in cui oltre ad un programma in diversi punti, i Responsabili dovrebbero presentare la rosa di nomi scelti per l’ingresso al governo.


Il Cavaliere avrebbe assicurato altri cinque posti (uno da vice ministro) e tra i papabili per la ‘promozione’ ci sarebbero Francesco Pionati, Catia Polidori, Elio Belcastro, Massimo Calearo e Bruno Cesario. Resta ancora da capire se Berlusconi procederà solo con la nomina dei ‘Responsabili’ oppure chiuderà l’intero pacchetto assegnando anche il posto di ministro per le Politiche comunitarie. Il ventaglio di promozioni dovrebbe accontentare tutti i cespugli di ‘Ir’: cespugli non tutti favorevoli alla decisione del Cavaliere di procedere alla nomina a ministro del leader del Pid.


Insomma, restano i mal di pancia. Ad esempio, l’accelerazione imposta a Napolitano non sarebbe piaciuta a Francesco Pionati, da sempre tra i più convinti che le nomine andassero fatte tutte insieme. Il leader di Adc non ha comunque dubbi su ciò che spetta ai Responsabili.
– Vogliamo un terzo dei sottosegretari – dice senza giri di parole e poi sulla nomina di Saverio Romano aggiunge:
– Parte già azzoppato.


Parole dure che poi addolcisce con una nota.
‘’I responsabili non chiedono nulla’’, spiega e, quanto a Saverio Romano:
‘’Ho detto che risulta azzoppato – spiega – per il comportamento senza precedenti del Quirinale. Ha tutta la solidarietà del gruppo’’.


Il neoministro dell’Agricoltura sceglie di non commentare ufficialmente, concordando però sulla necessità che al gruppo sia data una rappresentanza:
– Mi sembra banale dirlo – piega Romano che aggiunge:
– Anche oggi sulla Libia abbiamo dimostrato di essere ufficialmente la terza gamba della maggioranza.