Rischio stop ai talk-show. Bersani e Di Pietro: «No al black-out»

ROMA – I talk show finiscono nel mirino della maggioranza in vista delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio prossimi. Un emendamento al regolamento in discussione in Commissione di Vigilanza Rai presentato da Pdl, Lega e Responsabili prevede di estendere i principi della disciplina delle tribune politiche ai programmi di informazione, chiedendo in sostanza un’applicazione stringente della par condicio in entrambi i casi. Una norma che, secondo l’opposizione, porterà alla sospensione dei talk show, come successe l’anno scorso in occasione delle regionali. E i conduttori, proprio come allora, sono già sul piede di guerra.


Il ragionamento della minoranza è che la par condicio, con la presenza paritaria di forze politiche e candidati alle elezioni locali, è di fatto inapplicabile alle trasmissioni di approfondimento e obbligherà alla loro sospensione. Nessuna voce ufficiale si alza dalla maggioranza, ma ufficiosamente si spiega che ‘’sono stati previsti diversi emendamenti, con una certa gradualità, in attesa di capire come si svilupperà il dibattito in commissione’’.


La discussione comincerà oggi e proseguirà domani e giovedì, per tentare di approvare il regolamento entro il termine, previsto a fine mese. C’è da attendersi che la norma trovi l’opposizione del presidente della commissione e relatore del provvedimento, Sergio Zavoli, che, illustrando la bozza, aveva spiegato che dalla sentenza del Tar dello scorso anno ‘’risulta con grande chiarezza che i programmi di informazione sono soggetti alla loro specifica disciplina’’.


Contro l’ipotesi si schiera apertamente anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, che intanto invita tutta l’opposizione ‘’a monitorare l’informazione sui Tg in campagna elettorale’’ per evitare ‘’l’inaccettabile invasione del premier’’. Arriva anche il no dell’Idv, che con Antonio Di Pietro parla di ‘’proposta da Minculpop’’, mentre il radicale Marco Beltrandi, che lo scorso anno presentò la norma che portò allo stop dei talk show, annuncia il suo no.

Michele Santoro, che l’anno scorso mise in piedi la mobilitazione di Raiperunanotte, parla di ‘’norme liberticide’’, invitando Zavoli e opposizione ad evitare di metterle al voto. ‘’Perseverare è diabolico’’, afferma invece Giovanni Floris, mentre Bruno Vespa si dice convinto che sono possibili ‘’formule diverse per obbligare tutti noi a condurre dibattiti realmente equilibrati’’.