Immigrati, manca il cibo. Napolitano: «Situazione inaccettabile». Bossi: «Fora dai ball»

Palermo – Si fa sempre più incandescente la situazione sull’isola di Lampedusa dove sono ormai oltre 6.000 gli immigrati presenti e per 2.000 di loro manca il cibo.


– Finora sono stati garantiti 4.000 pasti mentre ora a Lampedusa le presenze sono oltre 6.000 e quindi in 2.000 si ritroveranno senza cibo – denuncia il sindaco Bernardino De Rubeis -. Si doveva pensare al problema per tempo – attacca – prima di arrivare all’emergenza. Bisogna svuotare l’isola al più presto e tutte le regioni devono fare la loro parte e seguire l’esempio della Sicilia e della Puglia, che ha dato una grande disponibilità.


Questa mattina intanto un gruppo di cittadini ha occupato l’aula consiliare del Comune in segno di protesta chiedono l’immediato trasferimento dei profughi. Diversi gli striscioni affissi davanti al municipio tra cui spicca uno su cui si legge ‘Non è razzismo, ma sopravvivenza’. I lampedusani lamentano soprattutto le scarse condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere a causa degli escrementi che si trovano «ovunque per le strade». Oggi anche le scuole sono rimaste chiuse.


Intanto sull’emergenza minori a Lampedusa il presidente della Camera Gianfranco Fini, dopo aver ricevuto a Montecitorio il direttore generale di ‘Save the Children Italia’, si è impegnato personalmente a seguire l’attuazione di un piano ad hoc per il trasferimento e l’accoglienza dei piccoli immigrati in strutture idonee e con fondi dedicati.


– A Lampedusa la situazione è inaccettabile – Da Ellis Island, nella baia di New York, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato a parlare dell’emergenza immigrazione.
Il capo dello Stato, come riferisce SkyTg24, ha lanciato un appello a tutte le regioni perché accolgano gli immigrati sbarcati nel nostro Paese.
– Non ci può essere una regione che accetta di accogliere una parte degli immigrati e un’altra regione che dice di no – ha sottolineato.


L’emergenza immigrati provenienti dalle coste nordafricane va gestita «insieme agli altri Paesi europei – ha dichiarato il presidente della Repubblica in una intervista a Class Cnbc e Class news -. Non si tratta solo un problema nostro, solo di una questione italiana, ma dell’intera Europa».


Dell’emergenza a Lampedusa ha parlato anche il presidente del Senato Renato Schifani.
– Il Paese tutto e unito – ha affermato – sta cercando di dare risposte efficaci e solidali e così come le nostre Regioni hanno già dato la loro disponibilità, anche l’Europa deve muoversi senza incertezze e senza ritardi.


Ed è polemica sulle dichiarazioni di Umberto Bossi. La soluzione per l’emergenza immigrati?
– Fora da i ball – ha risposto il ministro ai cronisti alla Camera. Per il leader della Lega l’unica via d’uscita è quella di riportare gli immigrati a casa loro, anche perché «nessuna regione è contenta di prenderseli». Ma le regioni del Nord sarebbero disposte ad ospitare centri di accoglienza?
– Vediamo – ribatte Bossi – meglio tenerli vicino a casa loro… se li porti sull’Alpe devi fare migliaia di chilometri per portarli lì. E comunque nessuna regione è contenta di prendersi gli immigrati.


Duro il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, alle dichiarazioni di Bossi.
– Se il governo, come Bossi, dice ‘fora dai ball’, faccia da solo – sottolinea -. Maroni dice alle regioni ‘prendete gli immigrati’. Bossi dice ‘fora dai ball’. Ora il governo si deve mettere d’accordo. Noi di fronte a un’operazione organizzata e seria siamo, ventre a terra, disponibili.


Ironica la replica, in ferrarese stretto, del capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini:
– Se l’ignuranza l’agh ess i al, igh darev da magnar con la fionda – ovvero «se l’ignoranza avesse le ali, gli si darebbe da mangiare con la fionda».


Mentre il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sottolinea:
– Bossi si dovrebbe vergognare.