Zavoli boccia le norme per i ‘talk-show’

ROMA – La voce di Sergio Zavoli è quella roca e pacata di sempre, ma il messaggio arriva forte e chiaro: gli emendamenti della maggioranza che estendono la par condicio ai talk show in campagna elettorale sono contrari alla legge e inammissibili. Il no del presidente spacca la Commissione di Vigilanza Rai: la minoranza plaude alla scelta che dovrebbe evitare il paventato stop dei programmi di approfondimento, mentre la maggioranza si solleva contro la bocciatura e non sembra per il momento voler gettare le armi. La discussione sul regolamento per le amministrative di maggio riprenderà oggi: ci sarà un tentativo di mediazione, ma il termine scade a fine mese e il rischio è che si vada verso uno stallo che impedirebbe alla bicamerale di rispettare gli obblighi di legge. Zavoli, che è relatore del documento, ha bocciato non solo gli emendamenti di Pdl, Lega e Responsabili sui programmi di informazione, che dovrebbero ospitare candidati e forze politiche che hanno presentato liste, ma anche i commi di quelli proposti dal solo Pdl che collocano le trasmissioni di comunicazione politica negli spazi occupati dai talk show più seguiti, anche sostituendoli.

Il presidente, muovendosi in linea con la delibera dell’Agcom sulle tv private e richiamando la legge sulla par condicio, oltre che le sentenze della Corte Costituzionale e del Tar del Lazio, ha rilevato che ‘’una equiparazione esplicita, oltre che di fatto, tra comunicazione politica e programmi di informazione determinerebbe effetti impropri sull’autonomia della Rai’’.