Un pari che accontenta entrambe

VERONA – Cronaca di un pareggio annunciato. Chievo-Sampdoria finisce 0-0, il risultato più atteso, quasi scontato e che è puntualmente arrivato. Gialloblù e blucerchiati decidono di non farsi del male, pensano di portare a casa il punto piuttosto che cercarne tre. E se questo atteggiamento è tutto sommato comprensibile per il Chievo, che prima del match era a +6 dalla terz’ultima, il discorso è diverso per la Samp che, adesso, è appena a +2 dal Cesena. Se non altro i liguri fermano l’emorragia di sconfitte (4 consecutive), ma per salvarsi servirà un altro atteggiamento e l’alibi del caldo e della tensione regge fino ad un certo punto. Da salvare, per la squadra di Garrone (presente al Bentegodi) il video dei tifosi, con Palombo e Poli “guest star”, e l’esodo in massa del popolo doriano deciso a dare una mano a una Samp in grandissima difficoltà.


Un punto nelle ultime 6 gare e una situazione di classifica davvero preoccupante per la squadra di Cavasin che, nelle prime due gare sulla panchina doriana, ha incassato altrettante sconfitte. Sta un pò meglio il Chievo che ha 4 punti in più e che con la vittoria sul campo del Bari, nell’ultimo turno, si è rialzato dopo i 4 ko in 5 gare che avevano complicato il campionato dei clivensi.


Gran caldo al Bentegodi, ritmi lentissimi, nessuno intende osare, Sorrentino e Curci si godono un pomeriggio di assoluta tranquillità.


Pozzi, al rientro dopo un lungo stop, ha voglia di ritrovare le sensazioni del campo, prova a rendersi pericoloso, ma la condizione è quella che è e la difesa del Chievo non ha problemi a controllare, anche perchè resta bloccata in fase di copertura, senza mai accompagnare l’azione. Al 22’, quasi per caso, Gastaldello ha una buona chance, ma il suo colpo di testa sulla punizione dalla sinistra è largo. Una grande occasione sprecata. La risposta del Chievo è affidata a Moscardelli che si inventa un bel pallonetto di sinistro che si perde sul fondo. Tutto qui un pessimo primo tempo.


Nella ripresa Pioli e Cavasin cambiano subito una pedina, il tecnico dei padroni di casa inserisce Cesar per Jokic e passa al 3-4-1-2, quello blucerchiato fa riposare Pozzi e inserisce Biabiany che, tra gli sbadigli generali, al 19’ sfiora il gol di testa sulla punizione di Palombo. Il popolo doriano è comunque soddisfatto, incita continuamente la propria squadra, dimostrando di aver capito che ormai la salvezza è l’unica cosa che conta e che non ha più senso pensare a Cassano, Pazzini e ad una Samp che non c’è più. Al 33’ Palombo impegna su punizione Sorrentino, un minuto dopo bello l’assist di Constant per il neo-entrato Uribe che di sinistro sfiora la traversa. Due lampi nella noia generale. Finisce 0-0, vince la paura e vincono anche i quotisti delle varie agenzie di scommesse che davano per scontato il pareggio.