Il cantante Martelly diventa presidente

PORT-AU-PRINCE – Haiti ha un nuovo presidente, il cantante Michel Martelly, che ha vinto il ballottaggio con la moderata Mirlande Manigat, con oltre il 67% delle preferenze. Ma alla luce dei tanti brogli che sarebbero avvenuti nel ballottaggio, l’annuncio ufficiale del suo trionfo potrebbe scatenare disordini. La vittoria di Martelly, 50 anni, soprannominato ‘Sweet Micky’, in corsa per il partito ‘Risposta contadina’, potrebbe aggravare la crisi politica nel Paese più povero dell’America Latina, devastato dal terremoto e dal colera.
“Grazie della vostra fiducia. Sono fiero di tutto il mio popolo. Lavoreremo per gli haitiani. Insieme, ne saremo capaci”. Così, il cantante Michel Martelly ha salutato – sul suo account di twitter – l’annuncio della vittoria alle presidenziali.


Per Radio vaticana, Stefano Leszczynski ha intervistato ieri il giornalista Marco Bello, autore insieme ad Alessandro de Marchi del libro: “Haiti, l’innocenza violata”. Lo scrittore afferma che Martelly “è’ un personaggio molto controverso; sicuramente molto popolare, perché è un cantante di “compas”, che è la musica popolare ad Haiti, che si ascolta ovunque, nelle piazze, nei locali. E’ un personaggio che canta con testi molto volgari, molto scurrili, maschilisti. Tra l’altro, ci sono aspetti inquietanti per cui in un dibattito televisivo aveva minacciato un giornalista molto famoso, perché questo gli aveva fatto una domanda sul suo nuovo senso di responsabilità”. Alla domanda se il neo presidente avesse un programm politico: “No! Di fatti, si basa molto sul personaggio. Vediamo cosa farà … È un po’ inquietante, come situazione, però la vittoria è schiacciante, anche se c’è stato un grande astensionismo: sembra circa un 30% dei votanti. Il problema, appunto, di queste elezioni era che non c’erano le condizioni tecniche né politiche per realizzarle”.