Inter umiliata dallo Schalke

MILANO – Una difesa che si scioglie come il burro, portando alla deriva tutta un’intera squadra e rendendo monumentali i ‘ragazzini’ dello Schalke, capitanati dal vecchio leone Raul: è la lettura della sconfitta pesantissima per 5-2 inflitta dai tedeschi all’Inter nella partita di andata dei quarti di finale della Champions League. Addio Europa: per passare il turno, tra otto giorni a Gelsenkirchen, servirebbe più di un miracolo.


I nerazzurri finiscono in dieci – Chivu espulso per somma di ammonizioni – subiscono l’onta di beccare cinque reti (un autogol di un pessimo Ranocchia) con una facilità impressionante: mai come in questa partita, si è sentita l’assenza di Samuel e Lucio (squalificato). Non è bastato il gran ritorno di Diego Milito, che non segnava dalla finale di Madrid. L’Inter mette in luce e amplifica i limiti evidenziati contro il Milan: Leonardo ripropone il rombo di centrocampo ma la sua squadra soffre a ogni incursione avversaria. La difesa è una coperta piena di buchi: Chivu e Ranocchia si fanno saltare come birilli, il centrocampo è molle nonostante sia stato infittito rispetto allo sciagurato derby. Sneijder defilato, Maicon impreciso, Thiago Motta sul filo della mediocrità. Eto’o prova a dare la carica ma anche lui si lascia centrifugare dalla prestazione collettiva, condizionata soprattutto dal reparto difensivo.


San Siro ‘sold out’, entusiasmo a mille, i tedeschi assiepati nella curva sud si fanno timidamente sentire. L’Inter si presenta all’appuntamento con l’Europa con un gol impressionante messo a segno da Stankovic dopo appena 26 secondi. Milito, su lancio lungo di Zanetti, è anticipato di testa fuori area dal portiere tedesco, che ‘serve’ però il serbo. Questi, dal cerchio di centrocampo, colpisce al volo e, approfittando dell’uscita improvvida di Neuer, lo beffa: palla perfetta in rete di destro. Lo stadio sembra ritrovare i campioni d’Europa, i tifosi si esaltano ma la notte di Champions ha un altro destino. Per Leonardo la vita è un sogno, ma questa partita si trasforma in incubo. Milito è in serata e si capisce subito. Ma – al 16’ – arriva il primo segnale della imminente disfatta: facile gol di Matip, un ragazzo appena diciannovenne. Il pareggio arriva su calcio d’angolo: solo solo è in agguato Papadopoulos che ci prova ma Julio Cesar è pronto a ribattere. Raccoglie Matip, va a segno. L’Inter torna a rovesciarsi in avanti, crea occasioni, sembra crederci: al 33’ Diego Milito rivede il gol dopo una stagione davvero disgraziata. ‘Torre’ di Cambiasso, il Principe calcia di interno sinistro e non sbaglia.


Gioia e felicità che durano lo spazio di una manciata di minuti. Voragine della difesa: è l’Inter a consegnare su un piatto d’argento le occasioni a uno Schalke rimaneggiato (privo di Huntelaar) e sconclusionato in Bundesliga. Edu in due tempi batte ancora l’incolpevole Julio Cesar. Emozioni e batticuore: nessuno può ipotizzare quanto sarà pesante la sconfitta.


Il secondo tempo si apre con Eto’o che chiama a raccolta i compagni, li carica e li incita. Vicino a lui c’é Cambiasso, l’uomo che – di solito – detta il tempo del gioco nerazzurro. Milito sbaglia un gol praticamente fatto, lo segue il camerunese: finta di destro e tiro di sinistro. Palla di poco a lato. E’ un fuoco di paglia perché l’Inter è raggelata (all’8’) dal gol di Raul, tenuto in gioco da Zanetti. Il campione spagnolo segna il suo 70’ gol in Champions, un record. E’ il colpo del ko: l’Inter si arrende, il gioco evapora, lo stadio ammutolisce. Accade l’impossibile: Ranocchia, sempre in affanno su Edu, prova ad anticiparlo ma segna l’autorete, simbolo di un disastro.


La partita prende una piega avvelenata con lo Schalke che potrebbe incrementare il vantaggio e dilagare, mentre Chivu, stendendo brutalmente Edu, si fa espellere per doppia ammonizione. I tifosi lasciano San Siro con un senso di cupa malinconia: i campioni d’Europa e del mondo non ci sono più e la vita non è sogno. Leonardo si è caricato di un’eredità pesante e Benitez ora se la ride.


I COMMENTI


Zanetti: “Avanti a testa alta, non si sa mai”. “Il calcio è questo: siamo partiti bene poi nel secondo tempo c’è stato un blackout. Ora pensiamo al campionato: dobbiamo recuperare energie e concentrazione”: Lo ha detto il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, nel corso del programma ‘Champions League Live’, in onda su Premium Calcio, dopo la sconfitta per 5-2 inflitta ai nerazzurri dallo Schalke nella partita d’andata dei quarti di finale di Champions League. “Noi siamo tranquilli e sereni, andiamo avanti sempre a testa alta. Poi nel calcio non si sa mai…”, ha aggiunto Zanetti.

Raul (attaccante Schalke): “Per noi serata di gioia”. “Per noi è stata una serata di gioia, non è da tutti segnare cinque gol nello stadio di chi ha vinto questa coppa lo scorso anno”. E’ un Raul visibilmente soddisfatto quello che commenta a caldo, dai microfoni di Mediaset Premium, il trionfo del suo Schalke in casa dell’Inter. “Dopo un inizio difficile – aggiunge lo spagnolo – la mia squadra si è mostrata superiore”.

Leonardo: “Irrealistico pensare a rimonta”. “Abbiamo speso tanto per arrivare a questo momento e adesso è poco realistico pensare ad una rimonta così importante. Però nel calcio tutto può succedere”. Leonardo, ai microfoni di Sky Sport, appare rassegnato all’eliminazione dalla Champions, dopo il 2-5 subito dallo Schalke al Meazza. “Analizzare questa sconfitta è difficile perché la partita era cominciata benissimo con il gol di Stankovic” dopo pochi secondi. “Lo Schalke ha costruito 7-8 occasioni ed ha segnato cinque reti, siamo stati puniti al massimo – ha aggiunto Leonardo -. La squadra è partita fin da gennaio con l’idea di dover sempre vincere, non potevamo permetterci pareggi, ed ancora ha conservato questa mentalità. Però non è stato un problema di equilibri tra i reparti. Ora dobbiamo cercare di riunire le forze e reagire, per ripartire. La richiesta di impegno ai ragazzi è stata enorme. Ed al momento cruciale siamo arrivati senza il meglio di noi a disposizione, con sconfitte molto pesanti come questa sera e nel derby”.


CURIOSITÀ


MILANO – Leonardo, da allenatore, non ha mai vinto in gare interne nelle coppe europee.
Il tecnico brasiliano, alla guida di Milan e Inter, nelle sei partite disputate in casa in Europa, tutte in Champions League, ha un bilancio di due pareggi (Milan-Real Madrid 1-1 e Milan- Olympique Marsiglia 1-1, entrambi nel 2009/10) e quattro sconfitte (Milan-Zurigo 0-1 e Milan-Manchester United 2-3, nel 2009/10; Inter-Bayern Monaco 0-1 e Inter-Schalke 04 2-5, nel 2010/11).


Il tabellino


INTER 2-5 SCHALKE 04
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6, Maicon 4.5, Ranocchia 4.5, Chivu 4, Zanetti 5, Stankovic 6.5 (23’ pt Kharja 5, 18’ st Cordoba 5.5), Thiago Motta 5 (31’ st Nagatomo 5.5), Cambiasso 5.5, Sneijder 5, Milito 6.5, Eto’o 5.5. (12 Castellazzi, 23 Materazzi, 17 Mariga, 27 Pandev). All. Leonardo 5


SCHALKE 04 (4-4-2): Neuer 6, Uchida 6, Matip 6.5, Howedes 6, Sarpei 6.5, Farfan 6, Papadopulos 6.5, Jurado 6.5 (37’ st Draxler 6), Baumjohann 6.5 (32’ st Schmitz 6), Raul 7 (42’ st Karimi sv), Edu 7. (33 Schober, 3 Escudero, 5 Plestan, 8 Hao). All. Ragnick 7.


Arbitro: Martin Atkinson (Ing) 5.5


Reti: nel pt 1’ Stankovic, 16’ Matip, 33’ Milito, 39’ Edu; nel st 8’ Raul, 11’ Ranocchia (a), 29’ Edu. Angoli: 4-4 Recupero: 3’ e 3’ Ammoniti: Stankovic e Farfan per comportamento non regolamentare; Papadopulos, Raul e Sarpei per gioco scorretto. Espulsi: Chivu per doppia ammonizione.