Domenicali: “Dobbiamo reagire, in Cina le cose possono cambiare”

ROMA – “Dobbiamo capire perché in qualifica la nostra prestazione non è all’altezza dei migliori. E’ vitale reagire immediatamente perché sappiamo come le cose possano mutare velocemente in Formula 1”.


Lo ha detto il team principal della Ferrari Stefano Domenicali, che insieme con il direttore tecnico Aldo Costa e il suo vice Pat Fry è rientrato a Maranello per un briefing per fare il punto della situazione dopo le prime due gare della stagione tutt’altro che soddisfacenti, in vista del terzo appuntamento di domenica a Shanghai e dello sviluppo delle Rosse. Dopo la tappa cinese le squadre torneranno in Europa e ci sarà una pausa di due settimane prima del debutto dei motorhome nel Gran Premio di Turchia a Istanbul. Nel frattempo, il lavoro di sviluppo della 150° Italia procede praticamente senza sosta. Le difficoltà incontrate finora, come si sa, riguardano un diverso livello di prestazione fra la qualifica e la gara. Dove però, ad eccezione di Sebastian Vettel, le Ferrari se la possono comunque giocare con tutti gli altri.


“Da un punto di vista strategico, la nostra gara a Sepang è stata positiva – continua Domenicali sul sito delle casa di Maranello -: le scelte fatte si sono dimostrate corrette e il bottino di punti inferiore al potenziale è stato determinato da altri problemi. Strategia e ritmo di gara sono in questo momento due voci in attivo”.
Anche il giudizio sui piloti è positivo: “Felipe (Massa, ndr) ha guidato ad alto livello, dimostrando di essere tornato in forma, e Fernando (Alonso, ndr) è stato sempre all’attacco, il che è sempre buono per un pilota”. “In fabbrica dobbiamo dare un’accelerazione per capire le ragioni della nostra mancanza di prestazione. Dobbiamo lavorare tanto – avverte – per anticipare gli sviluppi, in particolare sull’aerodinamica, che resta il fattore chiave. Cercheremo di avere qualcosa già in Cina ma siamo consapevoli che dobbiamo capire perché i dati della galleria del vento non corrispondono a quelli che abbiamo visto in pista. Se non avremo un’idea chiara, allora dovremo dare una sterzata allo sviluppo della macchina. L’altro fattore importante è continuare a capire come si comportano le gomme per cercare di usarle nella maniera migliore perché in Malesia abbiamo visto che usare gli pneumatici nel modo giusto fa la differenza. Per quanto riguarda il KERS per noi è uno strumento utile per la prestazione. In gara, può essere utilizzato sia come arma difensiva che offensiva: sicuramente è un elemento che rende il nostro sport ancora più interessante”.


I piloti della Ferrari hanno frequentato spesso il podio di Shanghai. Tre volte una Ferrari ha vinto la gara: nel 2004 con Rubens Barrichello, nel 2006 con Michael Schumacher e nel 2007 con Kimi Raikkonen. Degli attuali piloti, Alonso ha vinto nel 2005 mentre Massa ha all’attivo un secondo ed un terzo posto. La Cina è un Paese molto importante per il Cavallino Rampante: “La nostra presenza su questo mercato continua a crescere, così come l’apprezzamento dei clienti per le nostre macchine” – conclude Domenicali – una ragione in più per far bene in questo fine settimana”.