Bertone: «L’Europa ha deluso» Avvenire: «Ue fa vergognare»

ROMA – Il Vaticano alza la voce sull’atteggiamento dell’Europa di fronte all’emergenza immigrazione.
– Non c’è dubbio – ha dichiarato il cardinale Tarcisio Bertone – che l’Europa ha profondamente deluso. Non lasci sola l’Italia’.


Dopo gli appelli del Papa perchè in Libia si fermino le armi e il suo dolore per la morte di circa 300 migranti una settimana fa in un naufragio, a prendere la parola è il segretario di Stato vaticano, con una dichiarazione di taglio politico. Una dichiarazione che va toccare un vero e proprio nervo scoperto, quello della presenza dell’Italia nell’Unione Europea.


L’occasione per intervenire, il braccio destro di Benedetto XVI l’ha colta a un convegno dedicato alla figura del cardinale Giuseppe Siri. I cronisti presenti hanno colto l’occasione per interpellare il cardinale sui temi caldi dell’attualità e sul nodo del rapporto con l’Europa rispetto alla gestione dei flussi migratori dopo la crisi in Libia e in Tunisia. Il porporato non dribbla le richieste della stampa.


– Non c’è dubbio – afferma – che l’Europa ha profondamente deluso. E credo che i primi ad esserne delusi sarebbero i suoi padri fondatori. L’Europa ha perso il suo spirito profondo di grande solidarietà. E sembra aver voltato le spalle all’Africa, che pure ha tanto sfruttato.


Il segretario di Stato vaticano comprende e accoglie l’appello arrivato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a non drammatizzare lo scontro con l’Europa, un invito che cerca ‘’di mettere ordine, di ricompattare la fiducia’’ nell’Unione.


– Ma nello stesso tempo – osserva Bertone – vorremmo alzare la voce perchè questa Europa ritrovi la sua anima e la sua grande generosità verso queste popolazioni che sono in emergenza e in grande necessità.
Il monito di Bertone si salda con quello arrivato dalle colonne del giornale dei vescovi italiani, Avvenire: di fronte ad una Unione Europea che nell’emergenza immigrazione ‘’sta offrendo al mondo la peggiore delle immagini possibili’’, si leggeva nell’editoriale di prima pagina, diventa possibile ‘’vergognarsi dell’Europa’’.