As Roma a stelle e strisce: la maratona che porta a Boston

MILANO – Dopo una ricerca no-stop durata nove mesi per trovare un compratore, che si somma ai 3 anni di braccio di ferro tra Sensi e UniCredit per ristrutturare il maxi-debito da 325 milioni di euro di Italpetroli, adesso la saga sembra davvero finita con l’As Roma che ha un nuovo proprietario. A stelle e strisce. La firma a Boston del contratto preliminare di acquisto che sancisce il passaggio del club giallorosso alla cordata Usa di Thomas DiBenedetto ha poi un sapore storico per il calcio e il capitalismo italiano: è la prima volta infatti che un club di serie A ha una proprietà straniera. E per di più con l’ambizione di lanciare un piano industriale che passa attraverso forti investimenti di marketing e nella realizzazione di un proprio stadio.


La trattativa è stata lunga e a volte estenuante. E fino a Natale si sapeva ben poco sull’identità degli americani mentre sulla stampa si facevano ancora i nomi più disparati per la conquista di Trigoria: da Naguib Sawiris di Wind al fondo Clessidra, dal re della tachipirina Francesco Angelini al fondo di Abu Dhabi, Aabar. Il tutto dopo anni e anni di illusioni amare per i tifosi romanisti che fantasticavano su ipotesi russe, arabe e americane, fra il finanziere George Soros e l’agente Fifa Vinicio Fioranelli. Ma con l’incarico affidato la scorsa estate all’advisor Rothschild da parte di UniCredit per cercare un acquirente inizia la svolta.


Nel giro di sei mesi, da agosto a dicembre, si arriva infatti alla stretta con la presentazione di 5 offerte vincolanti per l’acquisto del club. Tra queste, le due più importanti: quella dell’imprenditore Giampaolo Angelucci e della cordata di Thomas DiBenedetto e compagni (James Pallotta, Richard D’Amore e Michael Rouane). Insomma, l’obiettivo-vendita si avvicina: passano pochi giorni e il tandem Italpetroli-Unicredit decide di concedere un’esclusiva agli americani che nell’arco di due mesi tra conference-call e incontri serrati tra New York, Roma e ora Boston arrivano all’epilogo di questa lunga storia.


ECCO LE TAPPE DELLA VICENDA:


– 29 MAGGIO 2009: Italpetroli avvia contatti con Mediobanca per studiare le migliori modalità per gestire l’attuale situazione debitoria nei confronti delle banche creditrici (UniCredit, Mps)


– 2 SETTEMBRE: pressing di Unicredit nei confronti di Italpetroli. La società della famiglia Sensi deve rientrare del debito di 325 milioni di euro nei confronti della banca. Vengono preparati i documenti da presentare al giudice per il pignoramento di tutti gli asset. Partono i decreti ingiuntivi in Tribunale.


– 23 NOVEMBRE: Il sindaco di Roma propone una mediazione ma si conclude con un nulla di fatto.


– 3 GIUGNO 2010: Alla vigilia della prima udienza dell’ arbitrato, il gruppo Italpetroli smentisce le indiscrezioni su un possibile fallimento della holding.


– 5 LUGLIO: Il tentativo di conciliazione tra Unicredit e Italpetroli va a vuoto e slitta ancora.


– 8 LUGLIO: La famiglia Sensi e UniCredit firmano davanti al collegio arbitrale una lettera d’intenti per azzerare il debito della Italpetroli. L’intesa sancisce la nascita di un nuova societa’ di controllo dell’As Roma, Newco Roma, in cui verra’ trasferito il 67% del club e ha come obiettivo la vendita della partecipazione. Fino alla vendita la Newco è partecipata al 51% dai Sensi e al 49% da Unicredit.


– 26 LUGLIO: Rosella Sensi e UniCredit firmano l’accordo per azzerare il debito della Italpetroli e la banca da’ mandato all’advisor Rothschild per cercare un compratore del club giallorosso.


– 31 GENNAIO 2011. Sul tavolo dell’advisor Rothschild arrivano 5 offerte vincolanti per l’acquisto dell’As Roma. Tra queste quelle della cordata Usa di Thomas DiBenedetto, dell’immobiliarista Gianpaolo Angelucci e di alcuni fondi a capitale misto (Medioriente e Usa).


– 3 FEBBRAIO. Italpetroli e UniCredit concendono una trattativa esclusiva di 30 giorni alla cordata di DiBenedetto.


– 30 MARZO. Thomas DiBenedetto sbarca a Roma e raggiunge un accordo di massima per l’acquisto del club. La firma però è rinviata a Boston al 15 di aprile.


– 15 APRILE. La cordata americana di Thomas DiBenedetto firma il contratto preliminare per l’acquisto dell’As Roma. L’intesa prevede il passaggio del pacchetto di controllo del club giallorosso, pari al 67% del capitale, nelle mani della cordata americana (al 60%) e di UniCredit (al 40%).