S&P minaccia rating Usa e le borse mondiali a picco

ROMA – Il rating ‘tripla A’ degli Usa è a rischio e c’è ‘’una probabilità su tre’’ di un declassamento entro due anni. La doccia fredda arriva da ‘Standard & Poor’ che, di fronte alla corsa del debito Usa, ha messo in ‘’negativo’’ (da ‘’stabile’’) la prospettiva sul merito di credito ‘tripla A’, il più alto nella scala dei rating, di cui gode l’economia Usa. Una decisione che ha fatto vacillare la fiducia dei mercati globali, con gli operatori già in fibrillazione per i timori di una ristrutturazione del debito greco.


Pronta la replica della Casa Bianca.


– Le prospettive per l’economia Usa sono migliori di quanto pensi S&P – ha detto il portavoce Jay Carney, ricordando che Obama ‘’si è impegnato’’ a raggiungere un accordo anti-deficit. Proprio il braccio di ferro fra il Congresso e la Casa Bianca sulle misure per ridurre il massiccio debito pubblico americano è all’origine della minaccia sul rating.


In un clima da ennesimo ritorno all’instabilità che ha caratterizzato gli ultimi tre anni, le borse europee chiudono in forte calo con le banche protagoniste negative, affossate dai timori per il debito sovrano che hanno in pancia: Londra -2,10%, Parigi -2,35%, Francoforte -2,11%, Milano -2,92%. Non va meglio a New York, dove il Dow Jones perde l’1,64% a 12.139 punti e l’indice S&P 500 segna -1,90% a 5.882. In profondo rosso le banche, con Bank of America a -4,5% e JpMorgan -2,1% (fa eccezione Citigroup, +0,6% dopo la trimestrale).


La corsa alle attività finanziarie percepite come porto sicuro premia l’oro. Le nuove turbolenze che minacciano l’attività economica globale, invece, indeboliscono il petrolio.