Obama, si riparte dal Facebook

NEW YORK – Il budget sì, ma la ‘canne’ no. Riparte, ma con un minimo di censura preventiva, dai social network che lo hanno portato alla Casa Bianca la campagna elettorale del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, puntando tra l’altro sull’elettorato più giovane. In vista della sua rielezione alla presidenziali del 2012, Obama risponde alle domande del villaggio globale di 600 milioni di utenti di Facebook. Ma sono domande preselezionate dallo staff presidenziale, per evitare brutte sorprese come è già successo in passato, con un’orgia di domande sull’ opportunità o meno di liberalizzare la marijuana.


Parlando da Palo Alto in California, dal ‘Town Hall’ Facebook, cioè dal municipio del villaggio più grande del mondo, accanto al creatore del principe dei social network Mark Zuckerberg, Obama risponde alle domande inviate dai giovani americani almeno teoricamente sul tema ”Responsabilità condivisa e prosperità condivisa”. A prima vista non sono i temi che i fruitori di Facebook, più abituati a scambiarsi fotografie e filmati che a discutere del ‘buco’ sempre più profondo della previdenza americana, affrontano volentieri sulla pagine virtuali, ma Obama, bene o male, riesce sempre a creare la sorpresa.


Per evitare la deriva sulle ‘canne’, il tema che a gennaio aveva dominato di gran lunga la sessione di domande rivolte al presidente per il tramite di YouTube, è stato decisa una sorta di censura preventiva. Non c’è la possibilita’ infatti di esprimere apprezzamento (con il pollice su) sulle domande che vengono rivolte all’inquilino della Casa Bianca. Nonostante Facebook non prenda posizioni politiche, i rapporti tra il social network e la Casa Bianca sono relativamente stretti, anche se sembra essere tramontata l’ipotesi di una assunzione dell’ex portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs.


A gennaio Obama aveva partecipato ad una cena privata con personalità della Silicon Valley, e c’era anche Zuckerberg, oltre a Steve Jobs della Apple. E la numero due del Social Network, Sheryl Sandberg, fa parte del consiglio dedicato alle questioni di lavoro e di competitività della Casa Bianca. La scelta di Obama è comunque chiara: decidendo di portare su Facebook il principale degli incontri dedicati in questi giorni alla sua politica economica, il presidente punta a conquistare l’elettorato più giovane, quello che alle presidenziali del 2008 non aveva ancora l’età per votare. E’ vero che a prima vista il tema non si presta a questo pubblico, ma è anche vero che il titolo dell’incontro è relativamente vago e non chiude tutte le porte.


Oggi si celebra il primo triste anniversario della marea nera nel Golfo del Messico, e Obama non ha mai voluto rispondere alle domande sulla marijuana, ridendo un po’ imbarazzato, o ignorandole. Per attirare gli abitanti del mega villaggio globale, Obama ha fatto uno spot di 30 secondi, pubblicato ovviamente su YouTube. Il suo intervento viene trasmesso in streaming sia sul sito web della Casa Bianca (WhiteHouse.gov), sia sulla pagina Facebook della villa neo-palladiana più famosa del mondo (facebook.com/WhiteHouse).