Tremonti nuovo premier?

ROMA – Berlusconi si ricandiderà come capo del governo anche alle prossime elezioni politiche, previste tra due anni?
“Lo vedremo alla fine di questa legislatura – risponde il Cavaliere nel corso dell’intervista a ‘ Porta a Porta’ – se sarà necessario per il centrodestra mettermi quale candidato alla guida del governo, non mi tirerò indietro. Ma se verranno fuori altre personalità e ne abbiamo diverse, ‘in primis’ Tremonti, che possono suscitare consenso elettorale, sarei felice di restare ancora in politica ma ad occuparmi del Pdl lasciando ad altri la conduzione del governo”.


Il presidente del Consiglio Silvio Brlusconi osserva a tal proposito che “il ruolo del capo del governo è molto gravoso” e fa una confessione: “Avendo parlato con Aznar, Gonzalez e Blair e avendo fatto a loro identica domanda se quale fosse stato il giorno più bello da ricordare di tutta la loro attività di governo, tutti e tre non hanno esistato a rispondere che il giorno più bello è stato quello dell’addio al governo. Perché – spiega – finalmente ci si liberava di una responabilità che è veramente molto pesante”.


Riguardo la prossima tornata elettorale, il presidente del Consiglio è certo: “Saranno un test politico. Sono convinto che dopo aver vinto le elezioni politiche, europee, regionali e comunali, il centrodestra vincerà anche le amministrative”.


Prevede Berlusconi: “Avremo non soltanto la possibilità di portare il buon governo in città dove non c’è, come Napoli; ma avremo anche la conferma della solidità della nostra maggioranza e un sostegno alla nostra azione di governo, che andrà avanti per altri due anni, per l’intera legislatura, con importanti cose da fare”.
Poi l’accusa: “Non solo sono accesi i toni della campagna elettorale, ma è accesa tutta la vita politica: c’è un clima da guerra civile, certamente non per colpa nostra”.
Osserva: “Le sinistre annoverano tra i loro sostenitori i centri sociali, in cui si annidano molti facinorosi e di questo si deve prendere atto. Dobbiamo farlo notare agli elettori, che magari non sono ancora decisi, affinché possano distinguere”.


Non mancano accuse contro la “campagna eversiva della procura di Milano” della quale “gli italiani dovrebbero tener conto. Come per i processi precedenti, sono accuse infondate, ridicole e paradossali. Gli italiani dovrebbero fare una riflessione -suggerisce il Cavaliere- già per 24 volte i pm di Milano mi hanno portato simili accuse; e per 24 volte i loro colleghi magistrati hanno giudicato se queste accuse fossero infondate. Bastava che una sola di queste avesse colpito nel segno e Berlusconi sarebbe stato fatto fuori dalla vita politica, con chiara eversione rispetto alla volontà degli elettori”.
Sulla riforma della giustizia, Berlusconi evidenzia: “Non sarà facile farla approvare in Parlamento. Le opposizioni faranno di tutto e di più, ostruzionismo”.


La speranza del capo del governo è che “entro la fine della legislatura – ma il premier con un lapsus dice ‘la fine della magistratura’ – anzi con un anticipo rispetto alla sua fine, si potrà avere l’approvazione della riforma, indispensabile, che essendo una riforma costituzionale, richiederà due letture e due voti in entrambe le Camere”.