Berlusconi: «Allargheremo la squadra e facciamo le riforme»

ROMA – Definisce ‘’logica’’ la prima tranche di promozioni a sottosegretari dei ‘Responsabili’ e conferma l’intenzione di allargare la squadra di governo per dare ‘’soddisfazione’’ alle ‘’legittime aspirazioni’’ di altri deputati che sono venuti in soccorso del governo dopo il passaggio di Fli all’opposizione. E’ un Silvio Berlusconi con la testa già sulle riforme da fare entro la legislatura (giustizia, fisco, architettura costituzionale) quello che, al termine del Consiglio dei ministri, affronta i giornalisti nella sala stampa di palazzo Chigi.


Insieme al premier, diversi ministri fra i quali spicca quel Giulio Tremonti che incassa nuovi ed eloquenti elogi dal Cavaliere. Davanti alle telecamere Berlusconi non manca di bacchettare Confindustria, parafrasando le parole di un famoso discorso di Kennedy:
– Dico agli imprenditori di fare qualcosa per noi e di non aspettare che sia solo il governo a fare qualcosa per loro. Sarebbe ora…


Una stilettata che non farà piacere ad Emma Marcegaglia. Che la testa sia già al ‘’test politico’’ delle amministrative lo dimostra la sua premessa: lunedì faremo tornare i militari per ripulire Napoli che, per colpa delle amministrazioni locali di sinistra, non riesce a liberarsi dai rifiuti nonostante il governo abbia fatto un vero ‘’miracolo’’ già due volte. Segue un’ampia argomentazione sulle nomine. Le ‘’ironie’’ delle opposizioni, a suo giudizio, sono ‘’infondate’’ visto che grazie ai nuovi sottosegretari il lavoro del governo sarà più agevole in Aula, consentendo quelle riforme che per anni sono state impedite dai veti di Casini prima e di Fini poi. Ivi incluse la riforma della giustizia – che, così com’è, ‘’spaventa’’ gli investitori internazionali – e quella della costituzionale, visto che l’attuale numero di parlamentari è ‘’inconcepibile’’.


I ritocchi alla squadra, comunque, non terminano qui:
– Intendiamo aumentare il numero delle componenti della squadra di una decina di persone, in modo che tanti parlamentari potranno trovare soddisfazione alle loro legittime aspirazioni.


Un modo per placare le ire degli esclusi dall’infornata, Francesco Pionati in testa. L’allargamento, assicura poi con un messaggio diretto al Quirinale, sarà fatto con un disegno di legge. Altra polemica che ci tiene a spazzare via è quella su Tremonti. Per prima cosa sottolinea come il decreto sullo sviluppo sia stato da ‘’tutti’’ approvato, pur riconoscendo che il ‘’regista’’ è stato Tremonti. Spiega poi il perchè di quella che molti hanno letto come un’investitura: dapprima minimizzando (‘’ho solo cercato di correggere l’interpretazioni delle mie parole su Alfano’’), poi confermando che il titolare di via XX settembre è in cima alla lista dei possibili successori:
– Oltre ad essere stimato all’estero, e mio amico personale da 30 anni, in primis c’è lui perchè ha compiuto una ‘mission impossible’ tenendo in ordine i conti pubblici.


Berlusconi infine nega di essere dietro gli attacchi dei giornali di famiglia (Giornale e Panorama) al Professore:
– Sono l’editore piu’ liberale al mondo – dice, precisando però che ‘’un direttore deve seguire la linea decisa dalla proprietà’’. Infine, nel corso di una serie di interviste a tv locali, strizza l’occhio all’elettorato cattolico, ma anche a quello leghista. Prima ribadendo la sua contrarietà all’azione militare in Libia, tanto da non dormirci la notte, e sostenendo di essere stato costretto da alleati e Parlamento; poi citando l’introduzione del buono scuola per gli istituti privati. Il tutto condito con la consueta minaccia del comunismo ancora vivo a sinistra e con un affondo al leader di Fli: il suo addio mi ha ‘’sollevato’’.