Amministrative, Berlusconi: «Un voto per la stabilità»

ROMA – Silvio Berlusconi chiede per le amministrative un voto per la stabilità del suo governo. A una settimana dall’apertura delle urne per eleggere sindaci e presidenti di provincia, la campagna elettorale entra nel vivo, con i big tutti in campo per un test che avrà chiaramente ripercussioni anche a livello nazionale.


– Queste elezioni – sostiene Silvio Berlusconi, che a Milano ha partecipato ad una kermesse a sostegno di Letizia Moratti – sono importanti per dare stabilità a comuni e province; ma dato che sono 12 milioni gli italiani al voto, sono molto importanti per dare sostegno al nostro governo nazionale che possa continuare nel lavoro di ammodernamento del paese su giustizia, architettura dello Stato e del diritto tributario.


E il premier, lui stesso candidato al consiglio comunale di Milano, ripete che ”il voto per a Milano ha valenza per l’Italia” e chiede di votare per lui: perchè, spiega, ”se per caso” prenderà meno di 53 mila preferenza, tutta la sinistra gli fa il funerale…”. Mentre l”’Avvenire” invita i cattolici a scegliere alle prossime elezioni chi tutela vita, famiglia e parità scolastica, l’opposizione fa muro contro Berlusconi, e vede nelle amministrative un’occasione per far sentire che l’aria è cambiata.


Secondo il leader del Pd Pierluigi Bersani le amministrative ”devono dare un segnale al nostro Paese”.


– Non chiediamo l’ora X o una spallata – ha detto – ma bisogna che venga un segnale che dica: è ora di cambiare e di occuparsi dei problemi.


Insomma, un segnale che inviti ad occuparsi ”dei problemi dell’Italia e non dei problemi suoi” ossia del presidente del Consiglio, ”e di una maggioranza sbrindellata”. E tra Berlusconi e Bersani va in scena un duello a distanza sulla patrimoniale. Per il presidente del Consiglio la sinistra la vuole introdurre; ma Bersani gli ribatte: ”venga in tv, facciamo una bella discussione come si fa in tutti i paesi normali. Di sentire queste balle ci siamo stancati”.


Del fatto che sia arrivato ”il momento di voltare pagina” parla anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, che spera nell’arrivo di alcuni candidati del Terzo Polo ai ballottaggi. Quanto a Fli, spiega Italo Bocchino, la formazione politica che fa capo a Gianfranco Fini ha avrà una ”posizione di equilontananza” rispetto al centrodestra e al centrosinistra. Lo stesso Fini spiega che a decidere sui ballottaggi saranno i dirigenti locali del partito. Dal Pd Walter Veltroni sostiene che ”l’idea di trasformare una consultazione che ha carattere amministrativo in una sorta di elezione politica è una truffa”. Ed ammonisce, da Reggio Calabria, a vigilare perchè le mafie non pesino sulla consultazione elettorale.


Durissimo Antonio Di Pietro.


– Queste elezioni amministrative sono importanti per ristabilire la democrazia – sostiene l’ex Pm che ad Olbia attacca Silvio Berlusconi, atteso lì domani per un comizio -. E’ un personaggio che per proteggersi, non potendolo fare da imprenditore, è sceso in politica. Racconta menzogne e dice che il popolo con lui sta meglio, ma in realtà stanno meglio solo in pochi.