Iraq, Al-Qaeda ricompatta: fedeltà ad Al-Zawahiri

BAGHDAD- La cellula irachena di al-Qaeda ha giurato fedeltà ad Ayman al-Zawahiri come successore di Osama Bin Laden. Il giuramento è apparso in un comunicato diffuso sui forum jihadisti del web dove ha celebrato la morte del terrorista saudita, indicando nel medico egiziano il suo successore.
“La notizia della sua morte, data dai crociati miscredenti americani, ci ha sorpresi e scossi – si legge nella nota di al-Qaeda in Iraq – ancora siamo increduli come tutti i musulmani del mondo e lo siamo stati fino a quando non è stata confermata”.

Nell’invitare i terroristi islamici a vendicarsi e a proseguire il jihad nei confronti degli Stati Uniti, la formazione armata ribadisce che “la morte di Bin Laden non fa che aumentare nei nostri fratelli mujahidin la fermezza nel combattere. Per questo diciamo ai fratelli dell’organizzazione di al-Qaeda, e in primis al mujahid Ayman al-Zawahiri, che Allah lo protegga, e ai fratelli del direttorio: ‘che Allah vi ricompensi e vi benedica. Vi informiamo che noi dello Stato islamico iracheno abbiamo uomini fedeli che continueranno a combattere per la verità”.

Obama

“I 40 minuti piuùlunghi della mia vita”. Così il presidente Usa Barack Obama ha ripercorso la lunga attesa durante il blitz contro il covo di Bin Laden. Ha difeso la scelta di non pubblicare le foto de lsaudita morto: “Era lui”, ha risposto, quando gli è stato chiesto se avesse visto le foto. “Non ci sono dubbi sul fatto che abbiamo ucciso Bin laden. Per noi è importante che le immagini di qualcuno che è stato colpito alla testa non girino come incitamento a violenze”.

Pakistan

In Pakistan deve esserci stata una forma di “rete di sostegno”, ha affermato Obama’. “Crediamo che vi fosse una sorta di rete di appoggi a Bin Laden all’interno del Pakistan. Ma non sappiamo in chi o cosa consistesse. Non sappiamo se vi sia stato qualcuno del governo, gente fuori dal governo e su questo bisogna indagare, e cosa più importante, deve indagare il governo del Pakistan”.

Intanto il ministro degli Interni pakistano Rehman Malik ha detto che il fatto che il leader di al-Qaeda sia rimasto nascosto ad Abbottabad per 5 anni è stato un fallimento dell’intelligence di Islamabad.
L’uccisione di Bin Laden in Pakistan, ha però aggiunto nel corso di un’intervista con la stampa araba, ha rafforzato la determinazione pakistana di sconfiggere il terrorismo. “E’ stato un fallimento dell’intelligence – ha detto -. Qualche volta succede, ma voglio rassicurare i nostri alleati che Bin Laden non era protetto da agenzie governative’’.

Anche gli attentati contro le Torri Gemelle sono potuti accadere in seguito a un fallimento dell’intelligence, ha aggiunto il ministro. ‘’Non solo l’11/9, posso citare altri incidenti nel mondo che sono il risultato del fallimento dei servizi. Ciò non significa che questi hanno protetto i terroristi’’.

Malik esclude che qualcuno, tra politici o militari, possa dimettersi per questo ‘’fallimento di intelligence’’. Quante persone, si chiede, ‘’si sono dimesse negli Stati Uniti dopo l’11 settembre? Chi ha creato Bin Laden e lo ha inviato a combattere i russi? Non lo abbiamo mai invitato in Pakistan’’.