Libia, bombe sul bunker. Dubbi sulle sorti di Gheddafi

BRUXELLES – La Nato “non ha alcuna prova” che Gheddafi sia vivo o morto. Lo ha detto il brigadiere generale Claudio Gabellini, rispondendo a domande di giornalisti in un incontro stampa a Napoli, trasmesso a Bruxelles.


– Non abbiamo alcuna prova se sia vivo o morto; non sappiamo cosa stia facendo adesso Gheddafi – ha detto Gabellini -. A dire la verità, non siamo neppure interessati. Il nostro mandato è proteggere la popolazione civile libica ed eseguiamo questo mandato colpendo bersagli militari, non individui specifici
Cinque esplosioni, riconducibili ad un possibile attacco missilistico Nato contro il compound di Muammar Gheddafi, sono state udite nella notte a Tripoli. Lo riferiscono testimoni dell’agenzia Reuters. Un giornalista dell’Afp ha intanto riferito che alcuni velivoli hanno condotto nella notte una serie di violenti attacchi aerei sulla capitale libica, poche ore dopo che altri testimoni avevano riferito di due esplosioni nei pressi delle sedi dei media di Stato libici.


Quattro bambini sarebbero rimasti feriti nell’attacco Nato su Tripoli: lo riferiscono funzionari libici. I piccoli sarebbero stati raggiunti da frammenti di vetro provocati dalle esplosioni.
– Due dei bambini – ha detto un funzionario – sono rimasti gravemente feriti e sono ricoverati in terapia intensiva.

Fonti ufficiali libiche hanno ricondotto ad un attacco Nato, il secondo in una settimana alla capitale Tripoli, la distruzione di un edificio, sede dell’ Alta commissione per l’infanzia. Non si ha notizia di eventuali vittime.

Funzionari libici hanno condotto alcuni giornalisti a vedere l’edificio governativo distrutto, una vecchia costruzione coloniale situata nella zona di Dahmani. I funzionari hanno detto che l’attacco sarebbe avvenuto lunedì notte, e sarebbe stato sferrato con un missile. Nelle vicinanze vi sono due torri per le telecomunicazioni situate rispettivamente a 100 e a 700 metri dall’edificio, gia’ danneggiato, secondo le fonti libiche, nel primo attacco, datato 30 aprile. Nessuna delle due torri sembra aver subito danni.


Oggi il ministro La Russa visita la base di Trapani. La situazione in Libia potrebbe anche essere oggetto dei colloqui previsti per oggi tra il ministro degli Esteri Frattini e il segretario di Stato vaticano, card. Bertone, incentrati sui recenti attacchi alle minoranze cristiane in Medio Oriente.