La Sampdoria scivola in B nonostante gli sforzi

GENOVA – La rabbia, e poi le lacrime. Gli insulti e il coraggio di 11 giocatori blucerchiati che, retrocessi in serie B, vanno sotto le gradinate a farsi coprire di insulti. E’ finita, per la Sampdoria. Dopo otto anni c’é la serie B. La prossima partita all’Olimpico con la Roma e solo una formalità. Sampdoria-Palermo, la gara che ha condannato i doriani, è la dimostrazione che vivere semplicemente sperando non si può.


Così, i blucerchiati scivolano e nemmeno tanto dolcemente verso una serie B che, in fondo, si è meritata a causa di gare buttate via, partite perse senza combattere, mercato fatto solo sull’onda dell’istinto.


La Samp ha perso immeritatamente col Palermo perché ci ha messo cuore e muscoli, ha spremuto tutte le forze che aveva in una partita che è sembrata viziata da sviste della terna arbitrale, dall’ansia di fare bene, da un Miccoli che non intendeva perdonare il benché minimo errore. Il primo tempo vede appunto una Samp generosa e pericolosa in attacco che ha pagato tanto un probabile errore del guardalinee sul gol annullato a Pozzi. Una presunta svista che avvelena subito una partita per tutto il primo tempo guidata dai blucerchiati che hanno premuto in maniera continua costringendo alla difensiva il Palermo.


Il gol annullato genera rabbia e frustrazione e porta alla distrazione la difesa della Samp che subisce la rete di Miccoli senza nemmeno accorgersene, in chiusura di primo tempo.


La storia di questa partita è la storia del dolore dei tifosi e della rabbia del club blucerchiato. Un dolore che si trasforma ancora in rabbia nel secondo tempo: la Samp morde ai polpacci il Palermo fino al gol del pareggio, in verità un gol che probabilmente non andava assegnato, con il decollo di Biabiany su assist di Gastaldello. Ma il momentaneo pareggio dei doriani non provoca gioia, stante il vantaggio gol del Lecce sul Bari.


La rabbia dei doriani si concretizza in un secondo gol di Poli, in fuorigioco. Sembra stregata la porta del Palermo, stregata questa serie A che dovrà fare a meno della Sampdoria, il Ferraris a meno del derby visto che il Lecce segna ancora. Eppure il reparto offensivo blucerchiato lavora come mai in questo campionato collezionando 14 calci d’angolo per poi farsi letteralmente beffare da Pinilla al 41’ st che in contropiede segna facile facile. In campo scoppiano piccole risse tra giocatori, perde l’aplomb anche Palombo, il più corretto di tutti. La gradinata sud urla e intona cori, sono tutti con la sciarpa alzata, ma non c’é nulla da fare. La Sampdoria è in serie B, dopo otto anni. Le lacrime, che pure scorrono copiose anche sul volto del capitano gentile, fanno male ma non servono più.