Strauss-Kahn si dimette dall’Fmi: «Sono innocente e lo dimostrerò»

NEW YORK – Dominique Strauss-Kahn ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Managing Director del Fondo monetario Internazionale . Una richiesta sollecitata da più parti, tra cui Stati Uniti e lo stesso Fmi, dopo che il dg francese è da giorni nel carcere di Rikers Island, con l’accusa di stupro nei confronti di una cameriera dell’Hotel Sofitel di Manhattan. Dimissioni con effetto immediato, scrive Strauss-Kahn in una lettera al Consiglio dell’organizzazione, ”per proteggere questa istituzione che ho servito con onore e devozione”.


”Soprattutto, soprattutto, voglio impegnare tutta la mia forza, tutto il mio tempo e tutta la mia energia a dimostrare la mia innocenza”, ha scritto ancora Strauss-Kahn, accusato fra l’altro dal tribunale di Manhattan di stupro e sequestro di persona.


Nella lettera indirizzata al Consiglio del Fondo monetario ha respinto ”con la maggiore fermezza possibile tutte le accuse formulate contro di me”.


L’Fmi ha quindi aggiunto, in un comunicato, che ”nel prossimo futuro” renderà conto del processo di selezione del prossimo direttore da parte del Consiglio. Nel frattempo, il vice di Strauss-Kahn, John Lipsky, rimane Managing Director ‘facente funzione’.


”E’ con tristezza infinita che mi sento costretto oggi a presentare al Consiglio Esecutivo le mie dimissioni dalla carica di Managing Director dell’Fmi”, esordisce l’economista ed esponente politico francese nella sua lettera al ‘Board’. ”Il mio primo pensiero in questo momento è per mia moglie, che amo più di qualsiasi altra cosa, ai miei figli, alla mia famiglia, ai miei amici. Penso anche ai miei colleghi del Fondo: insieme, negli ultimi tre anni abbiamo raggiunto importanti risultati e altro”, prosegue. ”A tutti voi, voglio dire che nego con la maggior fermezza possibile tutte le accuse che sono state formulate contro di me. Voglio proteggere questa istituzione, che ho servito con onore e devozione e soprattutto. Voglio dedicare tutta la mia forza, tutto il mio tempo e tutta la mia energia a dimostrare la mia innocenza”, conclude.


Sul fronte giudiziario, intanto, Dsk è arrivato al tribunale di New York dove è attesa l’udienza per la richiesta di rilascio su cauzione, nuovamente chiesta dalla difesa dopo il no di lunedì scorso del giudice Melissa Jackson. La proposta, formulata dall’avvocato Shawn Naunton, consiste nella richiesta di arresti domiciliari a Manhattan, con un braccialetto di controllo elettronico, e nel pagamento di una cauzione di un milione di dollari.


Strauss-Kahn “è ottimista e pronto a battersi. Proclama la sua innocenza”, ha raccontato l’avvocato William Taylor che ha incontrato il suo assistito in carcere. ”Sta bene ma dai suoi occhi si legge che è molto triste Una delle sue preoccupazioni è che non ha un orologio. Gli provoca turbamento non riuscire a capire assolutamente che ore siano”.


Fioccano, intanto, nuovi particolari sul fattaccio della suite 2806 del Sofitel. Secondo una fonte dell’albergo newyorchese, scrive Le Figaro, un altro dipendente di Sofitel si sarebbe trovato nella camera nel momento in cui la presunta vittima dello stupro vi è entrata. La testimonianza dell’uomo, responsabile del servizio in camera che stava portando via dei piatti dalla suite, potrà servire a descrivere i luoghi e lo stato in cui si trovava la cameriera prima della presunta aggressione sessuale. Inoltre, se la porta era veramente socchiusa, la cameriera non ha usato il tesserino d’accesso per aprirla e la testimonianza del collega può essere utile per determinare l’ora del suo ingresso.


Particolari arrivano anche su alcuni apprezzamenti veraci fatti dall’ex dg dell’Fmi nelle ultime ore da uomo libero. “Che bel c…!”, avrebbe esclamato ad alta voce, secondo quanto scrive ‘Le Point’, al passaggio di una hostess nella Business class del Boeing 777 in servizio tra New York e Parigi – AF023 – poco prima di essere invitato da due agenti ad alzarsi e seguirli. Mentre secondo il ‘Times’ Strauss-Kahn, in passato sarebbe stato cliente di una delle più note maitresse di Manhattan, Kristin Davis, incarcerata nel 2008 a seguito dello scandalo che coinvolse anche l’ex governatore di New York Eliot Spitzer. Secondo quanto riferisce il britannico Times, la Davis afferma che Strauss-Kahn si sarebbe servito del suo servizio di escort in due occasioni, nel 2006, e che una delle ragazze si lamentò dei suoi modi aggressivi.