Venezuela, Cresce la domanda di energia elettrica

Caracas – Il ministro per l’Energia Elettrica, Alí Rodríguez Araque, ha reso noto che più di 17 grandi opere saranno messe in funzionamento in modo da garantire l’aumento di produzione di energia elettrica necessario a soddisfare le esigenze della popolazione.


Durante il programma Toda Venezuela, il ministro ha delineato l’obiettivo della sua azione: raggiungere entro il 2011, in tutto il paese, una capacità di generazione superiore ai duemila megawatt attarverso nuovi progetti e, allo stesso tempo, attraverso il recupero e il miglioramento del sistema elettrico esistente.


“Adesso l’elettricità in Venezuela è garantita da un sistema molto più robusto e più sicuro di quello che normalmente è stato utilizzato in passato”, ha informato Rodríguez Araque.


Il ministro ha annunciato che la Corporación Eléctrica Nacional (Corpoelec) fornirà quest’anno una quota di 1.598 megawatt di energia elettrica, mentre PDVSA (la compagna petrolifera statale) e il Ministero per l’Industria Basica e il Settore Minerario (Mibam) produrranno rispettivamente le quantità di 800 e 175 megawatt.

È previsto anche un piano di riabilitazione delle unità già in funzione che porterà a un recupero di circa 2000 MW. Come ha sostenuto il ministro: “Le misure adottate risolveranno le carenze infrastrutturali che attanagliano il Paese e generano instabilità nel sistema”.

Il titolare dell’Energia Elettrica ha segnalato che le cause che negli ultimi anni hanno portato ad una crescita sostenuta della domanda di energia elettrica, hanno principalmente a che vedere con il periodo di sviluppo economico vissuto in epoca recente dal Paese. Ciò ha fatto sì che la quantità di megawatt prodotta attualmente non sia sufficiente a coprire l’altissimo consumo di elettricità che c’è in Venezuela.

Il ministro ha quindi condannato la cultura dello sperpero, promossa, a suo dire, dal basso costo di servizi quali per esempio l’elettricità e il combustibile. Secondo Araque: “Il Venezuela è caratterizzato dal fatto di essere il maggior consumatore di elettricità del continente, molto al di sopra di paesi come Argentina, Brasile e Cile che hanno uno sviluppo industriale considerevolmente maggiore del nostro”.

Il ministro ha concluso il suo intervento esortando l’Esecutivo a ideare e promuovere nuove campagne di educazione al consumo efficiente e al risparmio energetico destinate alla popolazione.