Esordio in salita per Nadal, la bella Sharapova brilla

PARIGI – Ci sono voluti cinque set e oltre quattro ore di gioco a Rafael Nadal per superare il gigante statunitense John Isner.


L’esordio al Roland Garros del campione in carica e numero uno del ranking mondiale è stato più complicato del previsto. Nadal comincia con qualche brivido di troppo la sua rincorsa al sesto titolo al Roland Garros. La sfida con Isner è durata oltre quattro ore: 6-4 6-7 (2) 6-7 (2) 6-2 6-4 il punteggio finale. Lo spagnolo dopo aver perso secondo e terzo set al tie break, in realtà non ha mai rischiato nulla nel quarto e nel quinto in cui ha avuto già un match point sul 5-3 con l’avversario al servizio. C’é però da dire che mai Nadal era stato costretto a giocare cinque set sulla terra rossa parigina dove conta una sola sconfitta negli ottavi di due anni fa contro Soderling (perse in quattro partite).


Lo Slam parigino di Nadal (che non ha mai vinto al Roland Garros da numero uno), inizia nel segno della sofferenza. Mentre lunedì all’esordio i suoi rivali più accreditati, il super Djokovic (n.2) di questi tempi (ancora imbattuto nel 2011 è a quota 40 match vinti di fila) e Federer (n.3) hanno passeggiato rispettivamente contro l’olandese De Bakker e lo spagnolo Feliciano Lopez. Così come ha scherzato ieri il favorito numero 4 del tabellone, Andy Murray. Lo scozzese ha battuto al primo turno il francese Eric Prodon per 6-4 6-1 6-3. Ora lo attende Simone Bolelli. Ha invece sofferto più del dovuto Robin Soderling, numero 5 del seeding e finalista delle ultime due edizioni contro lo statunitense Ryan Harrison: lo svedese si è imposto in quattro set 6-1 6-7 (5) 6-3 7-5.


In campo femminile, Maria Sharapova, ha esordito con un perentorio 6-3 6-0 in 56 minuti alla croata Mirjana Lucic. Parigi fatale, invece, per Ana Ivanovic (n.20), che pure qui ha trionfato nel 2008. Ad eliminarla è stata la svedese Johanna Larsson, numero 64 mondiale, in tre set: 7-6 (3) 0-6 6-2.


La terza giornata del torneo parigino è stata anche quella di Virginie Razzano, in campo una settimana dopo la morte del suo fidanzato Stephane Vidal, 32 anni, che da nove combatteva contro un tumore al cervello. La Razzano ha giocato con un nastrino nero in segno di lutto; ha perso per 6-3 61- contro l’australiana Jarmila Gaidosova, ma il risultato conta davvero poco. Alla fine il pubblico del Philippe Chatrier le ha tributato un lungo e commosso applauso. “Ho avuto bisogno di tanto coraggio per venire qui – ha detto Virginie visibilmente scossa – è stato difficile per me essere in campo. Se l’ho fatto è per Stephane, perché lui me lo ha chiesto. Mi ha chiesto di continuare a vivere anche in questo momento doloroso, lui crede in me e sa che ho la forza per reagire”.


Per quanto riguarda gli italiani, la giornata non è stata delle migliori con le eliminazioni di Filippo Volandri per mano di Arnaud Clement con il punteggio di 6-1 1-6 7-6(9) 6-4, in quasi tre ore e mezza di gioco, di Corinna Dentoni battuta che si è arresa alla spagnola Anabel Medina Garrigues in due set 7-5 7-5 e di Romina Oprandi, che ha ceduto alla mancina russa Ekaterina Makarova per 6-4 3-6 6-0.