Cei: «La costruzione di una Moschea diritto fondamentale della libertà religiosa»

CITTA’ DEL VATICANO – ‘’Quando intervengo, faccio di tutto per intervenire da credente, da vescovo. Il mio punto di riferimento è il Vangelo. Se poi ci sono reazioni, queste non mi turbano’’. L’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, ha usato tutto il suo fair-play nel rispondere agli attacchi subiti durante la campagna elettorale per le amministrative, in particolare dal campo del centrodestra, come l’editoriale di fuoco scritto ieri contro di lui dal direttore del ‘Giornale’, Alessandro Sallusti.

E su uno dei temi di maggiore polemica in vista dei ballottaggi, quello della moschea a Milano, è arrivato anche un chiaro pronunciamento della Conferenza Episcopale Italiana che, nella persona del segretario generale mons. Mariano Crociata, ha spiegato che la costruzione di una moschea risponde al ‘’diritto fondamentale della libertà religiosa e di poter disporre di luoghi di culto’’. Tuttavia, ha detto Crociata in una conferenza stampa durante l’assemblea Cei, essendo la moschea anche luogo di ‘’aggregazione sociale’’, deve rispondere anche ‘’alle esigenze di vita sociale e comunitaria secondo la nostra comunità civile, la nostra Costituzione e le leggi che in Italia regolano la convivenza’’.


Anche mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e presidente del Consiglio Cei per gli Affari giuridici, interpellato a margine di un convegno alla Grande moschea di Roma ha detto che non c’è alcuna ‘’riserva nei confronti dei luoghi di culto: lamentiamo che non sempre ci vengano riconosciuti i diritti di avere anche noi dei luoghi di culto dove li chiediamo, ma non per questo possiamo ripetere qui quell’errore di principio e di carattere umanitario. Chiunque ha la libertà di professare la propria fede e ha il diritto di professarla nei luoghi che gli sono consoni”.


La risposta di Tettamanzi a Sallusti (‘’non contento di aver quasi distrutto la diocesi, oggi Tettamanzi e compagni cercano di distruggere anche la città, tanto lui, il cardinale, tra pochi mesi andrà, finalmente, in pensione e i cocci saranno tutti nostri’’, aveva scritto il direttore del quotidiano di casa Berlusconi) è venuta durante la conferenza stampa in Vaticano sui preparativi del VII Incontro Mondiale delle Famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno 2012.


– Sarebbe interessante entrare nel dialogo ma non è possibile farlo ora – ha detto l’arcivescovo accennando con un sorriso al fatto che il portavoce vaticano padre Federico Lombardi aveva invitato i giornalisti ad attenersi al tema della conferenza. Sulle politiche familiari in Italia, comunque, l’arcivescovo ha sottolineato che ‘’non solo si può, ma si deve fare di piu’’’. D’altronde, ha aggiunto, ‘’l’Italia dal punto di vista demografico non brilla come potrebbe e come dovrebbe’’.


In difesa del cardinale stamane c’è stata una levata di scudi del direttore di Avvenire Marco Tarquinio, che ha definito quella di Sallusti ‘’una cantonata gigantesca, dal punto di vista morale e sul piano politico’’: un articolo, ha commentato, che ‘’mi ha lasciato letteralmente senza fiato’’, scritto ‘’menando fendenti ingiusti e scriteriati’’. Per Tarquinio ‘’non si possono mistificare le parole di un pastore come il cardinal Tettamanzi e, pur di accreditare suoi presunti silenzi od omissioni – in questo caso sui temi della vita e della famiglia, della lotta alla droga e, udite udite!, dell’’ateismo’ – non si dovrebbe neanche tentare di capovolgerne il limpido magistero e d’ignorarne l’azione pastorale e le iniziative di solidarieta’’’.