Frattini apre consolato a Bengasi, aiuti al Cnt

BENGASI – Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha aperto ieri il consolato italiano nella roccaforte dei ribelli a Bengasi e ha garantito sostegno finanziario ai ribelli che stanno cercando di rovesciare Muammar Gheddafi.
Intanto, ha aggiunto Frattini, Eni (ENI.MI: Quotazione), la principale società petrolifera straniera in Libia, sta prestando il proprio aiuto nell’ambito di un pacchetto di assistenza finanziaria e con carburante al Consiglio nazionale di transizione.


Frattini, l’ultimo di una serie di esponenti occidentali di alto profilo a recarsi nel Paese, ha firmato un memorandum di intesa, che comprende anche un pacchetto di aiuti per “importanti quantitativi di carburante e di denaro dal valore di centinaia di milioni di euro”, senza fornire dati precisi.


“Nel memorandum, l’Italia conferma di riconoscere il Consiglio come unico rappresentante del popolo libico e prende l’impegno con Eni e UniCredit (CRDI.MI: Quotazione) di fornire al Consiglio ciò di cui ha bisogno il popolo libico”, ha aggiunto. “Credo che il regime Gheddafi sia finito per una semplice ragione: stiamo parlando di una persona i cui più stretti amici stanno defezionando”.