Corsa contro il tempo, obiettivo pareggio nel 2014

ROMA – Corsa contro il tempo per varare la manovra di bilancio che consentirà di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014 fornendo contemporaneamente un messaggio rassicurante ai mercati. Intanto, sul fronte conti pubblici, si registra un miglioramento del fabbisogno del settore statale: nei primi 5 mesi scende di 5,3 miliardi (a quota 44,8 miliardi) anche grazie al fatto che a maggio si è registrato un miglioramento di 3,1 miliardi legato soprattutto – spiega il Tesoro – al venir meno del prestito a favore della Grecia di circa 2,9 miliardi. Una buona notizia dunque anche se al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, tocca ora il non facile incarico di reperire i 40 miliardi necessari a centrare l’obiettivo in 2 anni anche perche’, come noto, dopo il risultato delle amministrative i fronti aperti, ovvero le risorse da trovare, si sono moltiplicati.


A partire dalla richiesta del premier, Silvio Berlusconi, di dare nuovo impulso alla riforma fiscale che per far questo, non potra’ essere a costo zero. Ma le strade da percorrere sembrano decisamente strette, alcune addirittura controproducenti. Ad esempio i famigerati tagli lineari che, secondo Mario Draghi comporterebbero un effetto depressivo (-2 punti di Pil in tre anni) sulla gia’ debole crescita (l’Ocse parla dell’1% per l’anno in corso). Si intrecciano cosi’ i destini di tre provvedimenti sui quali il governo punta al suo rilancio: lo sviluppo (ora alla Camera), la manovra e la riforma del fisco.


Il primo provvedimento sembra ormai assumere meno importanza dato che molta parte fiscale riguardera’ proprio la riforma vera e propria. E’ inoltre in arrivo la manovra che dovrebbe essere varata prima del prossimo Ecofin, previsto per il 20 giugno, cosi’ da essere consegnata a Bruxelles. Messi ulteriormente al riparo i conti si passera’ al fisco con la possibile presentazione di un Ddl delega che poi si sostanziera’ in diversi decreti delegati cosi’ da iniziare ad intervenire gia’ nel 2012 e portare l’intervento a compimento a fine legislatura. Tra le ipotesi sul campo per reperire risorse (sia sui conti ma anche, ad esempio, per una prima versione del quoziente familiare, o per l’abbassamento delle prime due aliquote) molti oggi puntano il dito contro un intervento sull’Iva (spostare la tassazione dalle persone alle cose, come piu’ volte ha detto Tremonti).


In particolare Confcommercio e Confesercenti perche’ – spiegano – si deprimerebbero i consumi e quindi la crescita. E oltre alla speranza di una crescita piu’ robusta che spinga sulle entrate resta sempre in piedi il capitolo lotta all’evasione (stimata in 120 miliardi l’anno) al quale il Governo e’ piu’ volte ricorso. Sanita’, autonomie locali e pensioni non sarebbero in ballo ne’ ci sarebbe una patrimoniale anche se alcuni nel Pdl non storcono il naso all’ipotesi. E neanche i condoni dovrebbero tornare anche se la riforma del processo civile potrebbe consigliare un ‘ripulisti’ preventivo. Infine, tra le ipotesi circolate, anche l’adeguamento a 65 anni per il pensionamento delle donne anche nel settore privato. Misura che varrebbe 1 miliardo l’anno.(ANSA).