Premier tra colloqui e strappi al protocollo

ROMA – Qualche fischio ma anche applausi hanno ‘accolto’ il premier Berlusconi al suo arrivo al Milite Ignoto. Al termine della cerimonia, il Cavaliere si è avvicinato a un gruppo di sostenitori che assistevano alla manifestazione. Subito dopo si è infilato in auto. Un cambio di programma, rispetto al piano inziale che prevedeva che, da piazza Venezia, avrebbe raggiunto a piedi il palco d’onore.


Per il premier è stata una giornata di colloqui internazionali, ma anche di strappi al protocollo, che prevede che i reali non possono essere toccati. Lungo il viale si apprestava a sfilare la banda dell’Arma, Berlusconi ha lasciato il suo posto e si è avvicinato a re Juan Carlos sfiorandogli il braccio per dirgli qualcosa. La testa coronata spagnola, che è amico storico dell’Italia e quindi ci sarà passato sopra, ha sfoderato un sorriso di circostanza e il Cavaliere è tornato al suo posto. Poco dopo, Napolitano si è sporto verso Berlusconi dicendogli qualcosa e muovendo il braccio come a mimare il movimento di toccare. A quel punto il premier si è alzato ancora avvicinandosi a Juan Carlos, dicendogli qualcosa, ma senza toccarlo.


L’attesa del capo dello Stato è stata occasione di numerosi colloqui e capannelli. Berlusconi si è intrattenuto con il presidente del Senato Schifani, con il ministro degli Esteri Frattini e con Maurizio Lupi. Il vicepresidente della Camera, possibile successore di Alfano al ministero della Giustizia, ha parlato a lungo con il premier. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha avuto un lungo scambio con il sottosegretario Gianni Letta. Tra i leader dell’opposizione Bersani e Rutelli siedono uno di fianco all’altro mentre Massimo D’Alema è con Giuliano Amato a pochi passi dal sindaco di Roma Gianni Alemanno.