Batterio killer, ora è colpa della soia

AMBURGO – Una nuova pista tedesca punta ai germogli di soia come origine dell’epidemia scatenata dal pericoloso batterio E.coli che, stando agli ultimi dati, ha ucciso 21 persone in Germania. E’ quanto hanno riferito le autorità locali, mentre il responsabile dell’Agricoltura della Bassa Sassonia, Gert Lindemann, ha convocato una conferenza stampa nella quale annuncera “una pista quasi certa” sull’origine dell’epidemia, secondo quanto annunciato da un portavoce che non ha aggiunto altri dettagli.


I responsabili di Sanità e Agricoltura del governo tedesco e dei laender si riuniranno in settimana per l’analisi dell’epidemia scatenata dal pericoloso batterio E.coli. Lo ha confermato un portavoce del ministero della Sanità di Berlino, mentre non cessano le critiche dell’opposizione sulla gestione della crisi.
Restano ancora da definire luogo e data esatta della riunione che, stando al quotidiano ‘Bild am Sonntag’, si terrà mercoledì, probabilmente nella capitale.


Intanto, gli ospedali del nord della Germania iniziano a registrare problemi nell’affrontare l’epidemia. Lo ha ammesso il ministro tedesco della Sanità Daniel Bahr, citato dal quotidiano ‘Bild am Sonntag’. “Abbiamo una situazione complicata in termini di gestione dei pazienti”, ha affermato il ministro liberale, spiegando che la soluzione sarà di compensare i problemi degli ospedali di Amburgo e Brema, le città più colpite, con i posti liberi nei centri sanitari della zona.


Si muove anche l’Ue. La Commissione europea ha convocato, per martedì 7 giugno, una riunione straordinaria del comitato di gestione allo scopo di discutere le misure per affrontare la crisi nel settore ortofrutticolo in conseguenza della psicosi nei consumi determinata in Europa dall’epidemia di escherichia coli. Lo rende noto la Coldiretti.