Nucleare, arriva l’Ok della Consulta

ROMA – La Corte Costituzionale ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge ‘omnibus’.


La decisione è stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato stamane i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate in giornata.


Il quesito referendario sul nucleare, così come riformulato dalla Cassazione a seguito delle nuove norme introdotte dal dl omnibus, è “connotato da una matrice razionalmente unitaria e possiede i necessari requisiti di chiarezza, omogeneità ed univocita”. Con questi motivi la Corte Costituzionale, con la sentenza n.174 appena depositata in cancelleria, ha dichiarato ammissibile il referendum sull’atomo. Il quesito, infatti, secondo la Consulta “mira a realizzare un effetto di mera ablazione della nuova disciplina, in vista del chiaro ed univoco risultato normativo di non consentire l’inclusione dell’energia nucleare fra le forme di produzione energetica”.


Intanto, nonostante il “significativo incremento degli spazi di comunicazione politica e di informazione” della Rai sui referendum del 12 e 13 giugno, “persistono ancora carenze”, in particolare “da parte del Tg2”. Lo ha rilevato l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Viale Mazzini, sottolinea l’Agcom, “dovrà incrementare l’informazione sul Tg2” e “trasmettere le tribune referendarie e i messaggi autogestiti, per ognuno degli ultimi tre giorni di campagna (8, 9 e 10 giugno), su tutte le reti generaliste”, assicurando a rotazione per ciascuna giornata la collocazione nella fascia di maggior ascolto. L’Autorità di riserva l’adozione di eventuali sanzioni dopo una valutazione conclusiva.