Siria, al-Assad: Pronta la riforma della Costituzione

DAMASCO – “I complotti ci rendono più forti. La rivoluzione contro il regime è una cospirazione progettata all’estero e perpetrata nel nostro Paese”, ha dichiarato il presidente siriano, Bashar al-Assad, nel discorso alla nazione sottolineando come la Siria non abbia mai avuto un momento in cui non sia stata bersaglio di cospirazioni. “I complotti sono come germi si riproducono dappertutto, in ogni momento”. Il capo di stato siriano ha aperto il suo intervento con un saluto agli uomini dell’esercito e della sicurezza e alle anime dei martiri caduti per la Siria. Assad ha quindi dichiarato che il Paese sta vivendo una fase molto delicata. “Giorni difficili abbiamo affrontato che ci hanno fatto pagare un duro prezzo”. Il riferimento è ai numerosi morti durante la rivoluzione contro Damasco iniziata il 18 marzo a Daraa e che, secondo le organizzazioni per i diritti umani, avrebbe provocato 1300 morti.

“Puniremo chi ha provocato spargimenti di sangue nel Paese. Non permetteremo che ci sia alcun tipo di vendetta, ma applicheremo la legge. Sono 64mila i ricercati dall’inizio della crisi” ha affermato al Assad.
“In alcune occasioni le manifestazioni sono state usate come copertura dai fuori legge per commettere dei reati, molti beni dello stato sono stati danneggiati da razzie compiute in queste occasioni. La fine dello stato d’emergenza non significa che si può violare la legge e che si possono compiere azioni di sabotaggio”, ha precisato.

“Abbiamo previsto una riforma della Costituzione, per cambiare alcuni articoli e le leggi proposte ora serviranno proprio a fare questa riforma. È anche pronta una commissione per la legge contro la corruzione, ma alla base di tutto ci vorrà il dialogo nazionale”.

Dopo il discorso del capo di stato si sono registrate manifestazioni di protesta nella periferia di Damasco e nella città costiera di Latakia. Gli attivisti anti-governativi hanno promesso di intensificare le proteste contro il regime di Damasco.

Intanto l’Unione Europea “si sta preparando attivamente ad ampliare le misure restrittive” contro la Siria, contro personalità del regime e società, “con l’obiettivo di ottenere un cambiamento fondamentale della politica della leadership” di Damasco senza ulteriori rinvii. E’ quanto si legge nelle conclusioni della riunione dei ministri degli Esteri dei 27.