Il Siena entra nella storia: “Ora grandi pure in Europa”

SIENA – Sono state alcune centinaia i tifosi che domenica sera hanno riversato in Piazza del Campo, alcuni fino a tarda notte, la gioia per il sesto scudetto che la Montepaschi aveva vinto poche ore prima. Al quinto consecutivo, eguagliando il record della Borletti Milano a inizio anni ‘50, Siena deve fare i conti anche con l’abitudine a vincere.


“Forse ho gioito meno di tutte le altre volte – ha rivelato questa mattina in conferenza stampa il presidente senese Ferdinando Minucci -. Parlerei più di soddisfazione che di gioia, perché la gioia viene da qualcosa di sorprendente e inaspettato: onestamente quest’anno non è stato così. Altre realtà arrivano a un risultato sportivo casualmente, noi no. Questo è l’elemento da cui ripartire, noi siamo questi”.


Sono gli altri che devono crescere, dice Minucci ribadendo un concetto a lui caro: “Mettere l’asticella così in alto credo sia la cosa più bella che potevamo fare per il basket italiano, in questi anni di crisi economica e della pallacanestro, perché gli altri devono sapere che per batterci devono fare meglio di noi”.


La concorrenza per Siena si chiama Milano: “Cantù ha fatto una grande stagione, al di sopra delle aspettative. Ma il futuro é sicuramente legato a Milano, per gli investimenti, lo stile, il lavoro, l’ambiente. Già quest’anno era il nostro competitor, poi a volte le stagioni vanno per il verso sbagliato”.


La Montepaschi però sta già lavorando al futuro per continuare a fare la lepre: la stella McCalebb blindata fino al 2014 e un paio di interventi sul mercato “nei ruoli in cui in Eurolega siamo stati più fragili”, un lungo e un esterno.


“Poi se ci sarà bisogno di lavorare ancora sullo staff lo faremo, piccole cose, anche se è stato un risultato straordinario arrivare in queste condizioni fisiche dopo quasi 70 partite”. Ripartendo ancora dal coach e ct Simone Pianigiani, che piace a mezza Europa. “Ma nessuno ce lo ha chiesto e né lui ha chiesto di andarsene. Molte società mi hanno chiesto piuttosto di liberare i nostri giocatori. Più di uno. Sorridiamo con Simone per tutte queste notizie che escono sui giornali”.