L’impegno delle Istituzioni per velocizzare le procedure

CARACAS – I ritardi nella fornitura di assistenza sanitaria agli italiani di Maracaibo. Questo il tema al centro dell’incontro che lunedì ha riunito negli spazi dell’Ambasciata d’Italia a Caracas il presidente del Comites d’Occidente, Cono Siervo; il reggente del Consolato di Maracaibo, Fernando Curatolo; il Console Generale Giovanni Davoli e l’ambasciatore Paolo Serpi. Scopo della riunione: cercare il modo di minimizzare al massimo i tempi necessari perchè si autorizzino i rimborsi delle spese per i farmaci e l’assicurazione per le cure mediche destinati ai connazionali della città zuliana.


Secondo quanto riferito alla ‘Voce’ da Cono Siervo, la riunione è stata “profiqua” e i rappresentanti dell’Ambasciata e del Consolato sono stati “ricettivi”. Il presidente del Comites ha spiegato ai diplomatici che è importante fornire farmaci e trattamenti a chi si trova in stato di bisogno entro un massimo di 48 – 72 ore, mentre in situazioni di estrema urgenza l’ammissione in clinica dovrebbe avvenire nel giro di poche ore.
Il Console Davoli, pur non garantendo estremo rigore nel rispetto di queste scadenze, ha confermato l’impegno delle istituzioni a velocizzare le procedure per la fornitura di assistenza sanitaria nello Zulia. Queste, infatti, sono complicate dalla presenza di due Consolati, quello di Maracaibo e quello della Capitale, che devono rispettivamente certificare lo stato d’indigenza dei connazionali ed autorizzare la spesa per farmaci, visite, trattamenti e ricoveri ospedalieri. Un rimbalzo di responsabilità che, per non causare ritardi pericolosi per il malato, deve essere supportato da un meccanismo di dialogo efficiente tra le due sedi consolari. In una precedente intervista con la ‘Voce’, il Console aveva ammesso che in due occasioni c’erano stati ritardi a causa di errori negli indirizzi e-mail utilizzati per le comunicazioni e sbagli nella compilazione della modulistica.


Con il fine di risolvere una volta per tutte i problemi legati al sistema assistenziale, Davoli ha proposto di esaminare a fine anno la possibilità di assegnare al Consolato di Maracaibo un budget per l’assistenza sanitaria da gestire in totale autonomia, senza dover aspettare l’ok di Caracas.


L’Ambasciatore Serpi, secondo quanto riferito dal Console Davoli, ha approvato la proposta. L’opzione sarà valutata in accordo con il Comites e il Ministero degli esteri.


Il Console Generale ha concluso il suo colloquio con la ‘Voce’ precisando che dai tabulati del Consolato della Capitale non risultano numerosi ritardi nella fornitura di assistenza sanitaria a Maracaibo, come invece afferma Cono Siervo. “Non c’è un atteggiamento di trascuratezza” nei confronti della città zuliana, ha assicurato.


Il meccanismo assistenziale: Dopo i tagli decisi dall’ultima Finanziaria per il capitolo Assistenza e l’aumento del premio deciso da Rescarven, il Consolato ha cessato l’anno scorso il contratto con l’impresa assicurativa. Ora chi è in stato di difficoltà dal punto di vista economico e sanitario deve rivolgersi al proprio Consolato (anche onorario) di riferimento il quale deve accertare lo stato di bisogno e rimbalzare la richiesta di assistenza al Consolato generale di Caracas, l’unico che può autorizzare la spesa in quanto firmatario dei contratti con la rete farmaceutica Locatel e le cliniche private dove vengono ospitalizzati i connazionali. A quel punto il connazionale può ricevere gratuitamente i farmaci a lui necessari semplicemente presentando un documento d’identità in una qualsiasi farmacia Locatel, senza dover anticipare i soldi come talvolta avveniva in precedenza. Costo zero anche nei casi in cui sia necessario un ricovero ospedaliero.