Intercomites, dal Canada lettera al ministro Frattini

TORONTO – «Ill.mo Signor Ministro, in data 8 maggio u.s. si è riunito il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi per discutere, fra gli argomenti all’ordine del giorno, il problema dei tagli dei fondi per i Comites, argomento che, senza mezzi termini, è stato ritenuto cruciale per la sopravvivenza dei Comites stessi».


Inizia così la lettera che i presidenti dei Comites canadesi Gino Cucchi (Toronto), Giovanna Giordano (Montreal), Marco Pagani (Ottawa), Luigi Mangone (Edmonton) e Alberto Leone (Vancouver) hanno inviato al Ministro degli esteri Franco Frattini.


La lettera è stata inoltrata per conoscenza anche ai tre parlamentari eletti nella ripartizione, Giordano, Bucchino e Berardi, all’Ambasciatore Meloni e ai consoli di Toronto, Montreal e Vancouver, oltre che ai consiglieri del Cgie del Canada.


«I presidenti – vi si legge – hanno ricordato come la figura dei Comites sia nata quale organismo istituzionale voluto dallo Stato Italiano a supporto degli italiani residenti all’estero e, in quanto tale, come la sua indipendenza finanziaria sia imprescindibile. Per tale motivo essi ritengono che non si possa ridurre un organismo istituzionale dello Stato al punto di dover organizzare delle raccolte di fondi per sopravvivere. Se ciò dovesse accadere – è stato sottolineato – i Comites scadrebbero al livello di una qualsiasi associazione, con perdita inevitabile di indipendenza e dignità».


«Inoltre – si ricorda – il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi ha riaffermato con forza la necessità che i Comites costituiti in Canada vengano equiparati ai Comites presenti negli altri Paesi del mondo e, quindi, che si sblocchi l’attuale e perdurante situazione di stallo che impedisce la costituzione di Comites regolarmente eletti. A tal fine – concludono i firmatari – il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi Le rinnova la richiesta di riprendere, tramite la nostra Ambasciata, i contatti con le competenti autorità canadesi al fine di giungere a una soluzione equa per la salvaguardia dei diritti dei cittadini italiani residenti in Canada».