Giovane e kosovara, Nuovo idolo della Germania

BERLINO – Si chiama Fatmire ‘Lira’ Bajramaj e, all’età di 23 anni, è la “stella più bella” del calcio femminile tedesco, capace di far sognare milioni di tifose, inclusa la cancelliera Angela Merkel: è lei la promessa della nazionale, una donna che per Berlino rappresenta anche la migliore interpretazione della politica di integrazione tanto cara alla leader conservatrice. Non a caso, all’Olympiastadion domenica sera c’era anche la Merkel per il debutto della Germania nel Campionato Mondiale femminile: la squadra tedesca ha battuto il Canada dell’italiana Carolina Morace 2-1, e la cancelliera ha esultato dalla tribuna insieme al presidente della repubblica, Christian Wulff.


Ieri, il tabloid Bild la ritrae con le braccia alzate in un’immagine a sette colonne nel momento del primo gol segnato dalla tedesca Kerstin Garefrekes.


“Ho una grande fiducia nella nazionale femminile tedesca”, ha commentato la cancelliera. Ma, nella sua edizione online, il tabloid dedica di gran lunga più spazio alla Bajramaj: una serie di 26 immagini che racconta la vita di questa calciatrice musulmana nata in Kosovo nel 1988 ed emigrata in Germania con la sua famiglia quando era ancora una bambina.


“A causa dell’evidente e presente pericolo quotidiano in Kosovo, la mia famiglia si è trasferita in Germania quando avevo 4 anni”, ha raccontato Lira al tabloid.


La sua carriera calcistica è stata in costante ascesa, nonostante l’opposizione del padre. Ha cominciato nel DJK/VfL Giesenkirchen, è passata al FSC Moenchengladbach nel 1997 e poi ha fatto il suo debutto nella Bundesliga settembre 2004 con l’FCR 2001 Duisburg.


La stagione 2009-2010 l’ha trascorsa nell’FFC Turbine Potsdam e di recente ha annunciato il suo passaggio all’FFC Frankfurt. Una tappa, quest’ultima, che ha segnato il più costoso trasferimento mai registrato nella storia della Bundesliga femminile. E’ così che, all’età di 19 anni, Lira era già nella riserva della nazionale femminile tedesca quando la squadra ha vinto il campionato mondiale nel 2007. In 43 partite internazionali, la Bajramaj ha realizzato finora 8 gol, mentre in 39 incontri giocati con il Potsdam, ha segnato 29 volte. Una performance, questa, che le è valsa il terzo posto per il Pallone d’Oro Fifa 2010. Ma Lira è anche il simbolo dell’integrazione delle donne straniere nel tessuto sociale tedesco, un obiettivo al quale la Merkel lavora da anni.


“Questo dell’Olympiastadion è uno spettacolo fantastico, che non potrebbe essere migliore in una partita maschile”, ha osservato domenica sera la Merkel. E la stessa Lira non è da meno di qualsiasi altro calciatore: la Bajramaj guadagna 11mila euro al mese grazie a 6 sponsor, ma il calcio femminile in Germania è uno sport sempre più popolare e – a questo ritmo – non le sarà diffcile raggiungere le cifre da capogiro che incassano i suoi ‘colleghi’.