Grecia, sciopero contro le misure di austerità

BRUXELLES – Mentre il Parlamento greco si appresta ad approvare le nuove misure di austerity volute dal governo per avere accesso agli aiuti dall’estero ed evitare il ‘default’, la Grecia fa esplodere uno sciopero generale di 48 ore che rischia di paralizzare il Paese.


La protesta, convocata dai sindacati dei settori pubblico e privato, ha bloccato il trasporto aereo, urbano e marittimo e i servizi pubblici a parte la metropolitana che funzionerà “proprio per permettere la partecipazione alla manifestazione” hanno detto gli organizzatori. Dopo un avvio pacifico, tafferugli si sono registrati davanti al ministero delle Finanze e davanti al Parlamento dove la polizia ha usato gas lacrimogeni. Gruppi di persone con bandiere nere, simbolo degli anarchici più radicali, hanno sfondato le transenne scontrandosi con gli agenti. Tre agenti di polizia sono rimasti feriti e tre persone soccorse per difficoltà respiratorie. I manifestanti hanno dato fuoco a un camion delle comunicazioni scambiandolo per un mezzo della tv e hanno imbrattato i muri con slogan contro le banche.


“La nostra mobilitazione continuerà fino a quando resterà in vigore questa politica”, ha detto un portavoce della Confederazione generale di lavoratori.
Oggi il voto del Parlamento al piano di risanamento da 28 miliardi messo a punto dal premier Papandreou. Il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha detto senza mezzi termini che si tratta per il Paese dell’unica alternativa al default. “La Grecia affronta un momento critico. Sono in gioco sia il futuro del paese che la stabilità finanziaria in Europa. Rispetto pienamente le prerogative e la sovranità del Parlamento greco nel dibattito in corso, e credo che i leader politici greci sono pienamente consapevoli della responsabilità che hanno per evitare il default”.