Terzo Polo: sì ad arresto Papa. Pdl: pregiudiziali

ROMA – ‘’Dopo una lunga riunione presieduta dagli esponenti del Terzo Polo, è stato deciso all’unanimità di dire sì all’arresto di Alfonso Papa’’. Così Giuseppe Consolo, deputato di Fli e vice presidente della giunta per le autorizzazioni di Montecitorio, lasciando la riunione del Terzo Polo.


Pierluigi Mantini, capogruppo Udc in Giunta per le autorizzazioni della Camera, conferma ‘’l’orientamento comune emerso nel Terzo Polo, dopo l’approfondito esame degli atti, che non si oppone all’esecuzione della misura cautelare nei confronti dell’onorevole Papa. Dalle carte non emerge un fumus persecutionis, il provvedimento del Gip è ben motivato, autonomo e a volte critico nei confronti delle richieste della procura, i fatti sono gravi e gli elementi di prova circostanziati’’. ‘’Naturalmente auspichiamo che il processo possa chiarire bene tutti i fatti e che lo stesso onorevole Papa possa dimostrare la sua innocenza’’, ha aggiunto Mantini.


Critiche dal Pdl. ‘’La posizione del Terzo polo, che si è espresso a favore dell’arresto dell’onorevole Papa è pregiudiziale e tutta politica’’, ha dichiarato Enrico Costa, capogruppo del Pdl in commissione Giustizia alla Camera. ‘’Infatti – ha spiegato – non è stata neanche ancora illustrata la relazione né iniziata la discussione in Giunta per le autorizzazioni a procedere. In assenza dell’avvio dell’attività istruttoria, è davvero anomalo che forze politiche rispettose dell’iter parlamentare possano già annunciare di aver assunto la decisione finale’’.
La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura, da parte sua, procederà con ‘rapidità e rigore’ agli accertamenti di sua competenza relativi ai magistrati coinvolti nell’inchiesta sulla cosiddetta P4, in primo luogo Alfonso Papa, giudice in aspettativa perché deputato. E chiederà alla procura di Napoli la trasmissione degli atti relativi. Lo ha assicurato il presidente della commissione, Guido Calvi, consigliere laico in quota Pd.