Comunitaria: governo battuto. Bersani: non reggono

ROMA – Governo e maggioranza vanno sotto alla Camera. L’Aula di Montecitorio ha bocciato ieri l’articolo 1 del ddl Comunitaria che non è passato per otto voti.
Il testo è stato bocciato con 270 no e 262 sì. Dopo la votazione dai banchi delle opposizioni si è levato il grido ‘dimissioni, dimissioni’ all’indirizzo del governo.

A pesare le assenze del Pdl. Al momento del voto erano 43 i vuoti tra i banchi dei deputati del Pdl, 16 di questi classificati sui tabulati dell’aula come assenti giustificati e 27 non giustificati. Quattro gli assenti della Lega (due giustificati perché in missione e due no), 8 invece i deputati di Iniziativa Responsabile che non erano in aula al momento del voto (2 in missione e 6 non giustificati) e 12, infine, i vuoti nelle file del gruppo Misto.
Per il leader leghista Umberto Bossi, “è stato un incidente”.

Secondo il Senatur non si è trattato di un segnale politico. “C’è gente che non viene a votare. Gente che va al bar, gente che è stanca. Anch’io sono uscito dall’aula, ma poi sono rientrato. Io – ha detto Bossi – c’ero”.
Per i vicepresidenti del gruppo del Pdl Maurizio Bianconi e Pietro Laffranco e il presidente della Commissione sul federalismo fiscale Enrico La Loggia, il voto di ieri sul ddl comunitaria “dimostra che esiste un quarto gruppo, quello degli irresponsabili’’.

“Non stanno più in piedi, non reggono più”, ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, parla di “debacle in aula sulla comunitaria’’ e invita Berlusconi a prendere ‘’atto della situazione che si è venuta a creare nella sua maggioranza, incapace di portare avanti un qualsiasi provvedimento in Parlamento, figuriamoci una manovra finanziaria da 47 miliardi”.

“Con la sconfitta sulla Legge Comunitaria, un documento fondamentale per l’azione dell’esecutivo, il governo Berlusconi è finito”, ha sottolineato Carmelo Briguglio, vice presidente vicario dei deputati di Fli.
All’attacco anche il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ‘’La maggioranza non c’è, i numeri non ci sono, facciano un regalo al Paese e vadano a casa’’, ha detto l’esponente dell’Idv.
Già ieri mattina governo e maggioranza sono stati battuti alla Camera sulla proposta di stralciare l’articolo 8 della legge comunitaria.

La votazione, la prima della giornata, si è conclusa in parità e quindi lo stralcio è risultato respinto. Successivamente sono passate, in votazioni distinte, le proposte di stralciare altri articoli, ma in due casi per un solo voto.