Contador contro tutti, ancora con l’ombra del doping

ROMA – Alberto Contador contro tutti, tutti contro Alberto Contador. Ma sul Tour de France si allungano ancora le ombre del doping. A finire questa volta sotto osservazione è la Omega Pharma-Lotto, per colpa di un pacco con sostanze, intercettato dai doganieri e sequestrato all’aeroporto di Bruxelles. Proveniente dall’Australia aveva come destinatario un collaboratore del team, l’ex corridore Wim Vansevenant, che al Tour avrebbe dovuto fare da autista-accompagnatore per gli ospiti vip della squadra.

La giustizia belga ha aperto subito un’inchiesta, Vansevenant si è giustificato dicendo che i prodotti erano per suo uso personale e non dovevano essere venduti a terzi. Il team ha comunque subito preso le distanze da lui.


Finito l’anno scorso con gli strascichi del caso Contador, anche nel 2011 il Tour si apre dunque con un altro caso doping.
Una corsa, quella francese, che ha vissuto negli ultimi anni sotto l’incubo permanente del doping dopo i clamorosi blitz di qualche anno fa, le interminabili polemiche e il braccio di ferro tra Uci e Agenzia francese francese antidoping sui controlli. Soltanto cinque giorni fa la firma dell’accordo che prevede che due team di esperti preleveranno ogni giorno numerosi campioni, sia durante le tre settimane della corsa, sia dopo la sua conclusione (in totale si prevede che saranno fatti almeno 500 prelievi, in linea con quanto avvenuto l’anno scorso, ma anche all’ultimo Giro d’Italia). Vinta da dominatore assoluto la corsa rosa, Contador in queste cinque settimane ha corso molto poco, tanto da fargli dire al termine dei campioni spagnoli che la sua condizione è “un’incognita”.


Inoltre ha assicurato che è un anno che non mangia carne, da quella famosa presunta bistecca contaminata che secondo lo spagnolo sarebbe la causa della sua positività.
L’obiettivo per Contador è fare una doppietta Giro-Tour, finora riuscita solo a sette corridori: l’ultimo fu Marco Pantani nel 1998.