La Vinotinto opaca il Brasile

LA PLATA – E’ la Coppa America dai risultati inattesi. Contro il modesto Venezuela il Brasile delle stelle non è andato al di là di un deludente 0-0: la seconda sorpresa del torneo, dopo il pareggio di venerdì scorso dell’Argentina contro la Bolivia (1-1).


La ‘Seleçao’ del ct Mano Menezes dalle tante ambizioni ha così avuto una falsa partenza nella Coppa, mentre la vinotinto ha saputo ‘leggere’ tatticamente in modo corretto la partita, reggendo il pressing avversario e chiudendosi a riccio per neutralizzare il talento di Neymar e compagni. La squadra verdeoro è partita a razzo, cercando di chiudere l’incontro nei minuti iniziali, mettendo in mostra tre azioni pericolose. Neymar si è messo subito in luce con un assist filtrante, mentre Pato, pescato solo di fronte al portiere da un lunghissimo lancio di Lucio dalla difesa, non è riuscito a concludere.


Nella fase centrale del primo tempo è emerso il Brasile tipico: sornione, per lunghi tratti quasi indolente (uomo simbolo di questo modo d’interpretare la partita è stato un deludente Ganso), per diventare in pochi secondi improvvisamente pericolosissimo. Al 26’ un lampo di Pato ha scosso la partita: tiro potente di destro che si è stampato sulla traversa a con Renny Vega battuto, mentre al 31’, dopo una breve interruzione del match perché un cane era entrato sul terreno di gioco, è stato di nuovo Pato a scaldare le mani del portiere venezuelano Vega con una forte conclusione di destro. A pochi minuti dalla fine della prima parte, il centrocampista brasiliano Lucas Leiva è stato graziato due volte dall’arbitro, il boliviano Raul Orozco. Poco dopo, il Venezuela guidato dal ct Cesar Farias ha nuovamente protestato, ritenendo che Orozco non avesse concesso la regola del vantaggio, interrompendo una chiara azione da gol. Sul contropiede successivo è stato poi Robinho a fallire il gol: un suo destro incrociato ha superato il portiere ma non il difensore Vizcarrondo, che in scivolata e di spalla è riuscito ad intercettare il pallone.
L’ultima occasione del primo tempo é stata di Neymar: interno destro a rientrare e palla fuori, mentre il nervosismo brasiliano cresceva.


Il rientro in campo è preceduto da un acceso confronto tra i due tecnici (secondo alcuni telecronisti di FOX Sport, Mano Menezes avrebbe spintonato il collega venezuelano, reo di aver tentato di provocare Neymar al rientro negli spogliatoi).


Stesso copione nel secondo tempo, con un Brasile solo a tratti pericoloso che non riusciva comunque a scalfire troppo la vinotinto, sempre ordinata davanti al proprio portiere. Al 9’ Pato non perfezionava il controllo, perdendo un’altra occasione d’oro per la Seleçao, che appariva comunque più statica che nel primo tempo.


Menezes provava quindi a dare una svolta tra le fila verdeoro: fuori Robinho per Fred, ma al 70’ era il Venezuela ad affacciarsi nuovamente davanti a Julio Cesar. Il ct brasiliano giocava quindi le ultime cartucce al 75’ con altri due cambi. Fuori Pato, il più pericoloso dei verdeoro, sostituito da Lucas, mentre Elano prendeva il posto di Ramires. Ma le mosse non sortivano effetto, così il Brasile finiva tra i fischi mentre i giocatori della ‘vinotinto’ si abbracciavano come se avessero vinto la Coppa.