Sissoko Jr. ed altri tre, l’Udinese pensa al futuro

UDINE – Il futuro dell’Udinese si chiama Abdou Sissoko, 21 anni, centrocampista Del Mali, naturalizzato francese, proveniente dal Troyes e fratello del centrocampista della Juventus; poi ancora l’altro centrocampista Thierry Doubai (23) ivoriano proveniente dallo Young Boys, l’attaccante Diego Fabbrini (20), ex Empoli, e il difensore centrale Danilo Larangeria (27) proveniente dal Palmeiras.


I quattro sono stati presentati in occasione del preraduno dell’Udinese al Friuli e le referenze per tutti sono ottime; ancora una volta dunque gli osservatori bianconeri potrebbero aver pescato bene.


Doubai è chiamato a sostituire Inler se questi, come sembra, dovesse approdare al Napoli, Sissoko è l’ideale alternativa ad Asamoah, Danilo sarà il regista della difesa, qualora Zapata venga ceduto, Fabbrini è pronto a maturare accanto a Di Natale.


·Spero di fare la metà rispetto a quanto è riuscito al capitano dell’Udinese – ha detto l’attaccante – in comune finora abbiamo la base di partenza, l’Empoli. Devo soprattutto progredire a livello fisico, per il resto so adattarmi a fungere da trequartista come da punta esterna”.


Sissoko ha invece detto di essere giunto a Udine “anche perché mi ha convinto mio fratello che conosce il calcio italiano. Mi ha riferito che l’Udinese è una delle più belle realtà della serie A e per me é occasione irripetibile per affermarmi”.


Doubai si presenta come “giocatore abbastanza esperto anche se ho 23 anni. Un anno fa con lo Young Boys ho partecipato ai preliminari di Champions, poi all’Europa League; l’Udinese mi dà non solo l’opportunità di centrare la qualificazione alla manifestazione europea più importante, ma di crescere sotto tutti i punti di vista. Sono un mediano metodista, ma all’occorrenza so agire da centrale un po’ più avanzato. Come Inler? No, io sono Doubai e basta, non faccio simili paragoni”.


Infine Danilo: “So che nell’Udinese hanno giocato alcuni miei connazionali di valore assoluto, Zico, Edinho, Amoroso. Non dico che voglio essere come loro ma non deluderò. Giocare in Italia è un onore e voglio ripagare la fiducia dell’Udinese e non ho problemi – ha concluso – a interpretare la difesa a tre come quella a quattro”.