India, triplice attentato a Mumbai: 21 morti

NEW DELHI – È di 21 morti e oltre 100 feriti il bilancio degli attacchi compiuti ieri a Mumbai in India, dove tre violente esplosioni hanno colpito la zona centrale della città a pochi minuti di distanza l’una dall’altra.
Una delle deflagrazioni, secondo quanto ha confermato la polizia, ha avuto luogo nell’area meridionale di Dadar, affollato quartiere, in cui transitano numerosi pendolari. Le altre due sono avvenute nell’affollato Zaveri Bazar e all’Opera House.


Una quarta bomba inesplosa sarebbe stata ritrovata sempre nel quartiere Dadar, anche se la notizia non trova ancora conferme ufficiali.
In tutta l’India è stato di massima allerta. Le autorità hanno intensificato i controlli nei centri commerciali e in tutte le aree più affollate di città come New Delhi, Chennai e Bangalore.


Nel novembre 2008 Mumbai è stata teatro di attacchi terroristici costati la vita ad almeno 164 persone. Le esplosioni di ieri sono coincise con la data del compleanno di Mohammad Ajmal Amir Qasab, l’unico sopravvissuto tra gli attentatori del 2008.


Secondo una fonte del ministero indiano degli Interni, citata dalla Bbc, le esplosioni sarebbero il frutto di un attacco terroristico. Secondo l’emittente Ndtv, la polizia di Mumbai sospetta che siano opera del gruppo islamico fuorilegge degli ‘Indian Mujahiddin’, a cui sono stati attribuiti vari altri attentati in India. Il gruppo è affiliato ai militanti pakistani di Lashkar-e-Taiba.


L’unità di crisi della Farnesina è intanto in contatto con il consolato generale di Mumbai.
“Condanna con forza i violenti attacchi compiuti a Mumbai” il presidente Usa Barack Obama. In una dichiarazione letta dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney, il presidente Usa ha offerto sostegno agli sforzi messi in atto dall’India per portare i responsabili di quegli atroci crimini davanti alla giustizia.