Tris di Cavendish, oggi tappa sui Pirenei

PARIGI – Nuovo testa a testa sul Tour de France tra i due rivali Mark Cavendish e André Greipel: martedì a Carmaux il britannico aveva subito la rivincita dell’ex compagno di squadra, ieri ma sul traguardo di Lavaur si ristabiliscono le gerarchie.


E’ Cavendish il più veloce del Tour. Molteplice la vittoria netta, bella, decisa del velocista della HTC, che non solo batte Greipel e Tyler Farrar, ma mette anche il suo terzo sigillo su questa Grande Boucle (portando a 18 le vittorie in carriera) e soprattutto si aggiudica la tanto inseguita maglia verde. Sul podio la bacia: “Per me è la più bella del mondo, darò il massimo per portarla fino a Parigi”.


Niente ha potuto fermare il ragazzo dell’isola di Man che una volta può sbagliare, ma due proprio no. E non era neanche così facile questa volata resa dura dalla pioggia martellante, dopo 167 km più indecisi del previsto e di maltempo autunnale. Sul finale, nella città di Lavour, è su un rettilineo di 400 metri che si impostano i giochi.


La squadra che lavora di più è l’HTC di Cavendish. Prezioso come sempre il lavoro di Mark Renshaw, totale la fiducia tra i due compagni, totale anche la lucidità del britannico che si districa nella mischia e taglia il traguardo prendendosi la rivincita su Greipel.


Il 26nne si era già imposto sul Cap Frehel (5a tappa) e a Chateauroux (7a tappa). Alla fine dell’undicesima tappa, sezione ancora di transizione verso le montagne, non cambia nulla nella classifica generale, con il francese Thomas Voeckler sempre in maglia gialla, con 2 minuti e 26 secondi di vantaggio sull’australiano Cadel Evans, primo tra i favoriti di questa Grande Boucle (Andy Schleck a 2 minuti e 37 e Alberto Contador a 4 minuti e 7).


Non sarà facile per Voeckler restare in giallo nel giorno della festa nazionale del 14 luglio: “Se devo essere sincero – ha detto il francese – domani non penso che sarò in grado di tenere la maglia”.
Oggi il momento del primo tappone dei Pirenei è dunque arrivato. Per molti è oggi che comincia davvero il Tour ed è sui Pirenei che tutti quelli che aspirano al podio di Parigi devono esserci. Sono 211 km da Cugnaux a Luz Ardiden: da scalare una montagna di prima categoria, la Hourquette d’Ancizan, prima del mitico Tourmalet (17,1 km al 7,3%) e dell’arrivo in salita (13,3 km al 7,4%).