Napolitano: “Serve coesione”, Veltroni chiama a raccolta il Pdl

ROMA – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rilancia la necessità di ricercare ‘’ogni possibile condivisione’’ per far fronte nel merito alla crisi economica. Una priorità, alla vigilia dell’attesa riapertura delle borse di oggi, che non coincide con quella delle opposizioni per le quali il problema è politico. Un esecutivo istituzionale, magari guidato da un tecnico come Mario Monti, è la soluzione che prospettano tutti i big del Pd, da Pier Luigi Bersani a Enrico Letta fino a Walter Veltroni che ‘chiama’ nel governo di larghe intese anche il Pdl ricevendo in risposta un fuoco di critiche dalla maggioranza.


Il Capo dello Stato, in una lettera al ‘Sole 24’ in cui apprezza ‘’il metodo’’ del quotidiano, chiarisce che la sua preoccupazione sono le condizioni economiche del paese e la ricerca di soluzioni concrete per la crescita mentre ‘’in quale clima e contesto politico tale confronto possa svolgersi e concludersi positivamente è problema certamente non secondario, il cui scioglimento resta però affidato alla libera dialettica tra le forze rappresentate in Parlamento’’.


L’opposizione, invece, vorrebbe che il Quirinale svolgesse un ruolo più attivo perché, come auspica il vicesegretario del Pd Enrico Letta, ‘’starà a lui valutare, come dice la Costituzione, se c’è bisogno di un governo con una larga maggioranza in Parlamento che permetta al Paese di recuperare credibilità internazionale. Oppure se la strada è quella delle elezioni immediate’’.
Per l’opposizione, insomma, le strade sono due ma l’urgenza è una: le dimissioni del governo. E se il leader Idv Antonio Di Pietro crede solo nelle elezioni anticipate, il segretario Pd Pier Luigi Bersani ipotizza, tiepido, in alternativa alle urne ‘’una fase di transizione che nei tempi utili consenta una riforma elettorale’’ a patto che ‘’i vecchi protagonisti si facciano da parte’’, Walter Veltroni si spinge oltre. E lancia un appello al Pdl per ‘’un governo con consenso larghissimo, di forte attitudine istituzionale’’, convinto che ‘’tutto il paese, compresi moltissimi deputati di maggioranza – vedono Berlusconi come un ostacolo alla liberazione delle energie in Italia’’.


La reazione della maggioranza non lascia dubbi sulla totale chiusura all’offerta di Veltroni ma, proprio per il numero di reazioni, lascia trasparire un certo nervosismo sull’incertezza della legislatura. ‘’Veltroni cerca di cambiare le carte in tavola ma a nostro avviso, senza pasticci consociativi di cui non c’è alcun presupposto, è bene che ognuno faccia la sua parte’’, attacca il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto e come lui è un coro di garanzie sul fatto che Berlusconi arriverà fino alla fine del mandato. E c’è chi, come il deputato Michaela Biancofiore, accusa l’opposizione di ‘’disattendere il presidente della Repubblica’’ e il suo messaggio di coesione nazionale.