Berlusconi stretto tra Colle e Lega cerca la ‘exit-strategy’ autunnale

ROMA Con una maggioranza sempre più divisa e frammentata, una crisi economica che nonostante il respiro di sollievo della borsa (ieri in risalita) continua a non lasciare sereni, una Lega Nord divisa e sempre meno incline a venire incontro ai desiderata del Pdl, i paletti stringenti del Colle sulla coesione e la tenuta del governo, Silvio Berlusconi ha un solo obiettivo: superare un’estate che si annuncia torrida nella speranza che in Autunno la situazione migliori. Ma per riuscirci dovrà superare ostacoli che ogni giorno si presentano più insidiosi, soprattutto a causa di un rapporto con il Carroccio sempre più tormentato. Come dimostra il caos sul ‘dl rifiuti’ o il voto sulla richiesta di arresto di Alfonso Papa. Su entrambi la Lega, almeno pubblicamente, ha mostrato i muscoli di chi non vuole cedere più alle richieste del premier. Con il risultato che il provvedimento per risolvere l’emergenza campana finirà con tutta probabilità in un cassetto, mentre il voto sul parlamentare pidiellino inquisito farà vivere l’ennesima giornata di passione alla maggioranza. Il Cavaliere, comunque, ha già iniziato a dire che in qualsiasi caso non ci saranno conseguenze per il governo. Tanto che sempre Alfano ha ammesso la ‘’gravita’’’ del momento, anche per la crescente spinta dell’anti-politica.


In Transatlantico i deputati non parlano altro che del rischio che, nel caso si ‘salvi’ Papa, la piazza torni a lanciare ‘’monetine’’. Non a caso il neosegretario ha lanciato l’idea che sia il Pdl a proporre una soluzione per tagliare i costi della politica. Ma ciò mette in ulteriore evidenza la mancanza di sintonia con il Carroccio che ha già presentato una riforma costituzionale in merito.


Il carroccio, insomma, continua ad alzare la posta, con il rischio che la corda prima o poi si spezzi. Se a ciò si uniscono le difficoltà sul rinnovo della squadra di governo, anche per i veti incrociati interni a maggioranza e Pdl, i paletti del Colle sia su eccessivi movimenti nell’Esecutivo che sulle misure per rilanciare la crescita (che per Giorgio Napolitano devono essere studiate con le opposizioni, tanto da ricevere Bersani e Casini per sincerarsi che Pd e Udc non precludano il loro contributo al’individuazione di tali soluzioni), le turbolenze sui mercati finanziari e o timori per nuove inchieste (nel mirino, secondo i boatos di Montecitorio, vi sarebbe anche un ministro) appare chiaro come per Berlusconi l’obiettivo più realistico al momento sia quello di ‘’superare l’estate’’.