Le famiglie sborseranno 3.200 euro in più

ROMA – Oltre 3.200 euro in più a famiglia per l’effetto combinato delle misure della manovra e dei rincari di prezzi e tariffe. I consumatori (Adusbef e Federconsumatori) ribadiscono il loro ‘’severo giudizio su una manovra iniqua e sbagliata’’ E forniscono due conti: le famiglie al termine dei 4 anni di correzione, cioè con le misure a regime, dovranno sborsare oltre 1.700 euro in più l’anno. Una cifra che andrà ad aggiungersi all’aumento ‘’incessante’’ delle tariffe e all’aumento dei prezzi di beni di prima necessita’: altri 1.461 euro. In tutto quindi, al termine dei 4 anni, la ‘stangata’ ammontera’ a 3.233 euro in più a famiglia.


La voce che inciderà di più sui bilanci già prosciugati della famiglie è quella relativa all’aumento dell’imposta di bollo sui 22 milioni di deposito titoli. Fruttera’ alle casse dello stato 8 miliardi, ma comporterà una spesa singola di 333 euro. Segue nella classifica dell’esborso l’effetto dei tagli sulla sanità: il risparmio per l’erario sarà di 7,5 miliardi (a cui vanno sommati altri 4,5 miliardi dei tagli precedenti) con un effetto di 315 euro in più. Anche il pieno (grazie all’aumento delle accise) costerà di più: 60 euro l’anno. E il conto per la mancata indicizzazione delle pensioni si tradurrà mediamente in una perdita di 102 euro. Aggiungendo poi i tagli agli enti locali che ricadrebbero sui cittadini sotto forma di addizionali, si arriva a 1.106 euro. Ma non basteranno per richiudere il portafoglio.


La manovra sposta infatti al 2013 e 2014 una cifra consistente che arriverebbe dal taglio lineare degli sconti fiscali. E non si salverebbero quelli destinati alla famiglia. Così, incluso anche questo ulteriore taglio (che riguarderebbe detrazioni familiari, deduzioni contributi previdenziali e detrazioni sanitarie) il conto aumenta di altri 666 euro arrivando a complessivi 1.772 euro.


‘’La convergenza di questi due fattori (manovra + aumento di prezzi e tariffe) comporta una drastica riduzione del potere di acquisto, che, per di più, si inserisce in una situazione di forte contrazione dei consumi. Alla luce di queste ricadute, infatti, si può profilare un crollo dei consumi del -7/8%. Tutto ciò è estremamente grave – affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – ed imporrebbe una radicale modifica della manovra per una maggiore equità e, nello stesso tempo, per impedire un’ulteriore contrazione del mercato che produrrebbe effetti molto negativi sulla produzione industriale e dei servizi nel nostro Paese, con conseguenze del tutto immaginabili’’.