Libia, razzo a 2 km da nave militare italiana

ROMA – Da bordo della fregata Bersagliere l’hanno visto arrivare. Per fortuna è finito lontano, due chilometri a poppa, ma – missile o razzo che fosse – non deve essere stata una scena rassicurante. La nave militare italiana, salpata dalla Spezia il 28 luglio e operativa da tre giorni davanti alla Libia, ha messo le macchine a tutta velocità e si è diretta verso ‘’acque sicure’’. ‘’La missione continua, l’equipaggio è sereno’’, dice il comandante, Gennaro Falcone.

I fatti si sono verificati ieri alle 10.40, ora italiana. La nave, come ricostruisce il capitano di fregata Falcone, ‘’era in pattugliamento a 10 miglia dalla costa, nelle acque antistanti l’area di Zlitan’’, 160 chilometri a est di Tripoli, dove le truppe lealiste sono impegnate a contrastare l’offensiva dei ribelli in furiosi combattimenti. Ad un tratto, ricostruisce l’ufficiale, ‘’abbiamo avvistato quello che poteva essere un missile o un razzo che ha defilato a poppa a circa 2.000 metri’’. Prima ‘’è stata avvistata una traccia radar’’, poi il bersaglio è stato ‘’acquisito otticamente’’, cioè visto ad occhio nudo ‘’arrivare, avvicinarsi, cadere in mare’’. Il comandante della nave a questo punto ha ‘’attuato le procedure’’: manovre evasive e via a tutta birra ‘’in acque più sicure’’, a 20 miglia dalla costa, dove la missione di pattugliamento affidata alla nave continua. Da parte dei 185 uomini a bordo l’emergenza è stata gestita con ‘’grande prontezza. Ora – assicura Falcone – c’è la massima serenità’’.

Ma l’obiettivo era la nave italiana? ‘’È totalmente da escludere’’, ha risposto il ministro della Difesa La Russa, che ha parlato di ‘’un fatto episodico’’: valutazioni condivise ‘’in pieno’’ alla Farnesina, dove si considera l’episodio come gesto di frustrazione di un regime in difficolta’. Il ministro (per cui ‘’anche un bambino non commetterebbe con nessun tipo di arma un errore di due chilometri’’) ha quindi invitato a ‘’non creare allarmismi’’ perché quello che a suo dire era un razzo ‘’è caduto lontanissimo dalle coste italiane, e quindi è ‘’fuorviante’’ fare paragoni con i missili lanciati contro Lampedusa da Gheddafi nel 1986.