L’Udinese pesca male, con l’Arsenal serve l’impresa

NYON – Solo una grandissima impresa potrà consentire all’Udinese di partecipare per la seconda volta nella propria storia alla fase a gironi della Champions League. I friuliani sono infatti stati abbinati all’Arsenal al sorteggio dei play-off di Champions League (andata a Londra il 16 agosto, ritorno ad Udine il 24), svoltosi a Nyon. In Europa League, invece, Roma e Lazio sono chiaramente favorite per i play-off (18 e 25 agosto) contro, rispettivamente gli slovacchi dello Slovan Bratislava ed i macedoni del Rabotnicki. Franco Collavini, direttore generale dell’Udinese ammette la grande difficoltà della doppia gara.


“Dobbiamo vedercela con una delle migliori squadre europee in assoluto, una di quelle che ogni anno partecipa alla Champions League per vincerla. E’ comunque motivo di grande orgoglio per un piccolo club come l’Udinese avere la possibilità di affrontare in una competizione internazionale una formazione come l’Arsenal. Si tratterà di una partita che entrerà nella storia della nostra società.” Ancor più se i friulani dovessero riuscire ad eliminare i londinesi, che sfidano per la prima volta in assoluto.


“Chiaramente, non partiamo battuti e ce la giocheremo”, assicura Collavini. “Lavoriamo alacramente anche sul mercato. Forse ci sarà qualche rinforzo già per le partite con l’Arsenal, che si preannunciano molto spettacolari”. Anche se i “gunners” sono chiaramente favoriti, non si sentono la qualificazione già in tasca.
“Affrontare una squadra italiana non è mai facile”, ritiene il segretario generale dell’Arsenal David Miles. “Per noi, si tratta già di una partita importantissima, una di quelle che possono indirizzare una stagione. D’altronde è solo colpa nostra se ci ritroviamo in questa situazione : bisognava finire fra le prime tre in campionato per evitare i play-off”. Il dirigente londinese non vuole parlare di mercato. Tuttavia, la grande incognita per gli uomini di Arsene Wenger è costituita da Cesc Fabregas. Il centrocampista vorrebbe andare al Barcellona ma i due club non si sono messi d’accordo sulla somma di trasferimento. Siccome le trattative sono possibili fino al 31 agosto, l’Arsenal potrebbe decidere di non schierarlo contro l’Udinese per non precludergli la possibilità di giocare eventualmente col Barcellona nel proseguo della Champions League. L’Arsenal ha individuato in Juan Mata (del Valencia) l’eventuale sostituto di Fabregas.


In Europa League, essendo teste di serie, Roma e Lazio non rischiavano molto. Sulla carta, è andata bene ai giallorossi, benissimo ai biancocelesti.
“Visto il sistema, il sorteggio non nascondeva grosse insidie”, analizza Claudio Fenucci, l’amministratore delegato della Roma che dovrà vedersela con lo Slovan Bratislava. “Tuttavia, l’esperienza del Palermo (ndr: che si è fatto estromettere dal modesto Thun) ci insegna che bisogna sempre essere prudenti. Lo Slovan sarà più avanti sotto il profilo atletico”.


Campioni nazionali in carica, gli slovacchi hanno già disputato tre gare di campionato (quarto posto con sei punti) e provengono dai preliminari di Champions League dove si sono fatti estromettere dai ciprioti dell’Apoel. Sembrano lontani i tempi in cui lo Slovan, allora rappresentante della Cecoslovacchia, raggiungeva la finale della Coppa Coppe (persa 3-2 contro il Barcellona,nel 1969). Oggi non può spaventare la Roma. “Siamo consapevoli delle nostre potenzialità. Vogliamo che queste gare con il Bratislava rappresentino il preludio ad una stagione ricca di soddisfazioni sia in campo nazionale sia in campo europeo” conclude Fenucci. Ancor meno tranelli attendono la Lazio contro i modesti macedoni del Rabotnicki. Quarti dell’ultimo campionato nazionale, hanno ripreso il torneo in patria da una settimana con una vittoria. In Europa, non hanno mai superato il primo turno principale nella loro storia. Questa stagione, i macedoni hanno comunque già passato tre turni qi qualificazione in Europa League, contro Trans (Malta), Juvenes (San Marino) e Anorthosis (Cipro).


“Onestamente, si tratta di una squadra che non conosciamo”, ammette il team manager biancoceleste Maurizio Manzini. “Tuttavia, i nostri avversari non sono a questo livello per caso. La Lazio sta però costruendo un gruppo molto competitivo, sia quantitativamente che qualitativamente, in grado di affrontare bene tutte le competizioni che la attendono in questa stagione”.