Prandelli “Voglio vedere la personalità della squadra”

ROMA – Cesare Prandelli ha subito voluto mettere in chiaro una cosa: i tifosi del 7bello (un settore della Curva Fiesole) che l’hanno incontrato domenica sera nella portineria del centro federale di Coverciano hanno soltanto voluto consegnargli un regalo, anzi, un “tapiro”. Niente a che vedere con le contestazioni che stanno colpendo la Fiorentina in questo caldissimo pre-campionato e con le scintille fra Andrea Della Valle, la tifoseria viola e le istituzioni della città di Firenze.

“Dai tifosi della Fiorentina mi arrivano spesso omaggi – ha spiegato Prandelli. Domenica mi hanno chiamato in camera, perché c’erano alcuni tifosi che volevano consegnarmi un omaggio. Erano dei tifosi della Curva Fiesole che già in precedenza mi avevano omaggiato una targa. Invece, non hanno fatto altro che regalarmi un ‘tapiro’, visto che ho perso una partita di golf. La reazione di Della Valle è stata eccessiva per una ‘bischerata’. Sono d’accordo, però, con Della Valle quando dice che non dobbiamo accettare nessun tipo di violenza. La violenza si unisce al calcio è assolutamente da condannare al cento per cento”.

Domani sera, a Bari, l’Italia aprirà la nuova stagione in amichevole contro la Spagna: Prandelli riconosce la superiorità dei campioni d’Europa e del mondo, ma affrontare una squadra così forte servirà agli azzurri per prendere coscienza di se stessi e proseguire il percorso di maturazione verso una nuova identità.
“Voglio vedere in campo un squadra con personalità, la Spagna come sempre avrà un possesso palla straordinario, noi dovremo essere bravi ad avere una buona organizzazione nel recupero palla altrimenti la situazione diventerà complicata. In campo ci saranno molti giocatori non al meglio della condizione fisica sia tra di noi che tra di loro. Ma la Spagna avrà il vantaggio di essere come sempre più squadra. Ancora siamo molto distati da loro e stiamo cercando la nostra identità. Anche se amichevoli, sono queste le partite che ci possono dare delle risposte”.

“Sono sempre alla ricerca di giocatori che trovino spazio nei loro club, il discorso quindi è rivolto a Cassano ma anche a tutti gli altri. Antonio saprà scegliere da solo cosa fare. Si tratta di scelte personali. A lui non mi sento di dare nessun consiglio. Rispetto a un anno fa Giuseppe Rossi ha confermato di valere un posto da titolare. In questo momento parte avvantaggiato. Non solo verso Cassano, ma verso tutti”.
Lo scipoero non si fara – “La situazione è delicata, ma alla fine lo sciopero penso che non ci sarà, perché penso che tutte le parti vorranno trovare un accordo. Galliani dice che l’Italia è come una pizzeria? E’ uno dei dirigenti più importanti del nostro calcio, dunque bisogna ascoltarlo e rispettarlo per quello che dice”.
Xabi non ci sarà contro l’Italia – Il centrocampista del Barcellona, infatti, soffre per un problema al polpaccio e dopo le rituali visite mediche si è deciso di rimandarlo a casa. Quello di Xavi è il secondo forfait rispetto alla lista iniziale del ct Del Bosque dopo la defezione di Sergio Ramos, sempre per infortunio.