Oltre 7,5 mln pensionate ma i redditi vanno a uomini

ROMA – In Italia sono 7.529.066 le donne pensionate, pari al 54% dei 13,8 milioni lavoratori a riposo. Ma è ai 6.317.072 di pensionati che va la maggior parte (55%) dei redditi pensionistici, a testimonianza del maggiore reddito medio percepito dagli uomini nei confronti delle donne. Infatti, l’importo medio della pensione per una donna è di 892,97 euro a fronte dei 1.311,55 euro mensili di un uomo.
A fotografare la condizione delle donne nei confronti della previdenza è il Rapporto annuale dell’Inps relativo al 2010.

La posizione di svantaggio delle donne nella previdenza emerge anche se si guarda alle singole gestioni che erogano pensioni: il 49,7% dei titolari maschi percepisce una sola pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori dipendenti con un importo medio mensile di 1.502,70 euro.
Le donne nella stessa gestione rappresentano il 38,4% del totale dei percettori di una sola pensione, e possono contare su un importo medio mensile molto più basso (842,25 euro).

Il 25,8% dei pensionati maschi, si legge ancora nel Rapporto annuale dell’Inps 2010, beneficia di una sola pensione erogata da una delle gestioni degli autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori), mentre le donne rappresentano solo il 17,2%. Anche le donne che hanno lavorato in proprio percepiscono comunque pensioni più basse dei loro colleghi uomini. Una coltivatrice diretta prende in media 572,30 euro al mese contro gli 852 del collega maschio, così come un’artigiana a fine carriera lavorativa prende circa 678 euro al mese contro i 1.052 del collega uomo. La pensione di una commerciante si aggira in media sui 705 euro contro i 1.135 del commerciante uomo.

Netto il divario di genere anche per quanto riguarda la gestione separata (co.co.co, partite Iva, amministratori): 2.123 euro al mese in media per gli uomini e 1.083 per le donne.