Cgil verso lo sciopero generale Cisl e Uil dicono «no»

ROMA – Sindacati in ordine sparso sulla manovra per il pareggio di bilancio. Con la Cgil che si prepara allo sciopero generale e Cisl e Uil che si defilano criticando la posizione di Susanna Camusso nonostante l’invito a restare uniti anche ora che arriva dal numero uno di Corso Italia. Sembra così già sfumato il ‘clima di unità’ che si respirava dopo la firma congiunta dell’accordo di giugno.

Confindustria intanto chiede una composizione diversa delle misure puntando sull’aumento dell’Iva e sulle pensioni d’anzianità. Camusso ribadisce che la manovra è ‘’iniqua’’e annuncia che ‘’il 23 agosto ci sarà una riunione straordinaria’’ per ‘’decidere la data della mobilitazione’’.

La proposta sarà estesa anche a Cisl e Uil perchè ‘’a lavoratori e pensionati si chiedono sacrifici al di sopra delle proprie possibilità’’. Secondo Camusso la manovra da una parte ‘’parla solo a chi le tasse le paga già’’, dall’altra ‘’i tagli agli Enti locali mettono in discussione le prestazioni ai cittadini, e in particolare ai più deboli’’.
– E’ come se questo governo, o qualche suo ministro – afferma Camusso -, anziche’ porsi il problema di come tirare fuori dai guai il Paese, approfittasse della situazione per esercitare una sorta di vendetta nei confronti di chi lo ha contrastato.

In particolare sul capitolo lavoro Camusso dice che ‘’non c’è stato alcun trasferimento in legge dell’accordo con la Confindustria sulla contrattazione’’.
– No, no e no – sottolinea – il governo ha fatto un’altra cosa: ha stravolto quell’intesa. Così vuol far saltare a piè pari il contratto nazionale.
Decisamente diversa la posizione di Raffaele Bonanni:
– Apprezziamo il fatto che le persone più deboli siano state risparmiate e che, per la prima volta, si vadano a prendere i soldi verso realtà mai toccate. Ma – aggiunge – vedo ancora goffaggine ed indecisione. Per esempio, negli interventi su Province e Comuni che avrebbero dovuto essere ancora più decisi.

E lo sciopero?
– Camusso può decidere tutto quello che vuole tanto ormai è assolutamente evidente che lo fa ad uso interno della Cgil. Se avesse voluto promuovere un’azione di sciopero con Cisl e Uil avrebbe dovuto aprire una discussione cauta, paziente, diplomaticamente efficace.

Già nota infine la posizione del sindacato guidato da Luigi Angeletti: giudizio positivo sulla manovra per quanto riguarda i tagli dei costi della politica e l’innalzamento dal 12,5 al 20% della tassazione di tutte le rendite finanziarie perchè sono ‘’storiche rivendicazioni’’ della Uil. Mentre la segreteria nazionale definisce ‘’inaccettabili’’ i provvedimenti relativi al pubblico impiego, in particolare il meccanismo in base al quale i lavoratori rischiano di non percepire la tredicesima: ‘’è assurdo perdere questo diritto per colpe altrui’’.